Reggio Calabria, 11 set. (LaPresse) – E’ stato arrestato dalla polizia lo scafista, di nazionalità tunisina, accusato di essere tra quanti hanno condotto l’imbarcazione sulla quale viaggiavano i 332 cittadini extracomunitari, salvati dalla nave Phoenix e sbarcati al porto di Reggio Calabria il 4 settembre. Al fermato è stato contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per avere, in concorso con altri, condotto dalle coste libiche verso il territorio italiano l’imbarcazione, procurando in tal modo l’ingresso illegale in Italia di stranieri, privi di cittadinanza italiana e di titolo per risiedere permanentemente sul territorio nazionale.

Contestate anche le aggravanti di aver consentito l’ingresso di più di cinque persone; di aver esposto le persone trasportate a pericolo per la vita o per l’incolumità; di aver sottoposto le persone a trattamento inumano o degradante; di aver commesso il fatto allo scopo di trarre profitto, anche indiretto. Proseguono le indagini per l’identificazione degli organizzatori, dei finanziatori e degli altri complici del traffico di esseri umani.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata