Milano, 4 set. (LaPresse) – “Oggi c’è la tendenza a cancellare il tempo con la chirurgia plastica: io lascio che sia la natura a decidere i cambiamenti del mio viso e del mio corpo”. Patricia Arquette, per essere un’attrice hollywoodiana che si è appena portata a casa l’Oscar per ‘Boyhood’, è un’hollywoodiana in controtendenza. E non è questa la sua unica originalità, come rivela su ‘Io donna’, in edicola sabato 5 settembre, e su iodonna.it. “Lavoravo nelle serie televisive quando erano considerate di serie B.

Vincere un premio non era ne miei piani. I miei genitori erano attori che non hanno avuto la carriera dei loro sogni, però mi hanno insegnato ad amare questo lavoro”. E ad amare la giustizia sociale. Nel suo discorso nella notte degli Oscar, ha parlato della disparità nei guadagni tra uomini e donne. “Il mondo è cambiato, tante donne crescono i figli da sole. Le difficoltà economiche che devono fronteggiare hanno un impatto forte sull’educazione dei figli. È una vera e propria malattia sistemica”.

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