Milano, 12 ago. (LaPresse) – Un milione e mezzo di euro in contanti, nascosti in un caveau, e sei unità immobiliari, intestate fittiziamente alla moglie, sono state sequestrate a un imprenditore di 46 anni, residente a Mezzago, in provincia di Monza e Brianza. Per il Fisco era un ‘nullatenente‘, ma la realtà era ben diversa: i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Milano hanno scoperto che, nonostante i notevoli guadagni accumulati nel tempo, grazie a una serie di escamotage, da anni non versava un euro di tasse.

Partendo da una segnalazione di un istituto di credito su movimentazioni sospette di contanti, i finanzieri di Monza hanno avviato una verifica fiscale nei confronti di una ditta di Mezzago. Il conto finale è risultato salato: omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e un milione di imposte mai pagate. Il reale amministratore e titolare dell’azienda, con alle spalle diverse condanne per bancarotta fraudolenta e reati fiscali, non compariva ufficialmente, in quanto l’impresa era intestata alla madre 68enne, ora denunciata insieme all’uomo. Le ulteriori indagini patrimoniali hanno permesso di scoprire e sottoporre a sequestro alcuni immobili in località Trezzo sull’Adda (Milano), intestati alla coniuge dell’imprenditore, in regime di separazione dei beni, per un valore di 450mila euro.

Le successive verifiche della guardia di finanza su tutte le realtà aziendali riconducibili all’imprentore, hanno poi consentito di rinvenire, nel corso di una perquisizione in un ristorante di Vaprio d’Adda (Milano), un caveau ricavato al piano interrato, un vero e proprio bunker celato dietro un ascensore, al quale si accedeva tramite un pulsante nascosto. All’interno, i militari hanno scoperto un tesoro: oltre un milione e 400mila euro in contanti, 54mila banconote di piccolo e medio taglio, subito sequestrato e depositato su un conto, a disposizione dell’autorità giudiziaria. I finanzieri di Monza, vista l’ingente somma sequestrata e considerata l’illecita condotta dell’imprenditore, che non ha mai versato alcuna imposta e contributi per i dipendenti, hanno richiesto l’adozione di una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti del soggetto, in quanto “recidivo e fiscalmente pericoloso”. All’esito degli accertamenti il tribunale di Milano ha disposto il sequestro di tutta la cifra rinvenuta e degli immobili nella disponibilità dell’imprenditore.

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