Città del Vaticano, 10 ago. (LaPresse) – Non si frena la polemica politica sul tema dei migranti. Ma questa volta, non è solo la bagarre tra partiti a tenere banco, ma la posizione netta espressa dalla Cei, che ha, di fatto, attaccato le posizioni di Matteo Salvini e Beppe Grillo sugli immigrati.

Durissime le parole di monsignor Nunzio Galantino: “Piazzisti da quattro soldi che, pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse“. Così il segretario generale della Cei ai microfoni di Radio Vaticana ha definito chi, in questi giorni, ha parlato di “insopportabilità del numero di richiedenti asilo”. “Come italiani dovremmo un poco di più imparare a distinguere il ‘percepire’ dal reale”, ha detto Galantino al rientro dal suo viaggio in Giordania, Paese che accoglie diversi milioni di richiedenti asilo fuggiti da Siria e Iraq.

“Capisco – ha detto -, lo so. Lo so che l’accoglienza è faticosa; lo so che è difficile aprire le proprie case, il proprio cuore, le proprie realtà all’accoglienza. La Giordania ha una popolazione che è di circa 6 milioni, 6 milioni e mezzo, ma sapete che lì ci sono due milioni e mezzo di profughi che vengono accolti?”. “Allora io penso – ha commentato Galantino – che quello che distingue la Giordania, il Kurdistan iracheno e le altre zone che stanno accogliendo i profughi in questo momento dall’Italia, da noi è questo: loro non hanno più mezzi, probabilmente hanno solo un cuore un poco più grande”.

Salvini non molla. Trai bersagli di Galantino anche Salvini, leader della Lega, che ha voluto rimarcare come solo ora anche il M5S sia arrivato alle posizioni che i leghisti coltivano da anni: “Che si debba espellere di più e accogliere di meno lo dico da anni. Mi fa piacere che adesso ci sia arrivato anche Grillo. Non resta che aspettare Renzi”. Così il segretario nazionale della Lega Nord in un’intervista su ‘La Stampa’ ha commentato le posizioni del leader del M5S sull’immigrazione che – ha però precisato – non daranno vita “ad una collaborazione” tra leghisti e pentastellati sulla questione migranti. “Non credo – dice Salvini -. Il problema è che Grillo ha dietro un partito composto per il 90 per cento da gente di sinistra. Basta leggere il loro blog per scoprire che non la pensano affatto come Grillo”. “Io prendo la bicicletta e vado pedalando a parlare con chiunque si opponga a questo governo. È Grillo che finora non ha mai voluto parlare con me”, spiega. “Forse – aggiunge – perché rischierebbe di spaccare il suo movimento”.

Forza Italia choc: Check point sulle spiagge. “Sarebbe utile, se non indispensabile una sorta di controllo fisso sulla spiaggia, una sorta di ‘check point‘ dove l’ambulante debba mostrare il titolo di soggiorno e le autorizzazioni per lavorare come tale”. E’ la provocatoria proposta del responsabile nazionale per l’immigrazione di Forza Italia Giorgio Silli contro quello che definisce “il fenomeno degli ambulanti sulle spiagge, i cosiddetti volgarmente ‘vu cumprà'”. Fenomeno che, secondo lui, è “aumentato vertiginosamente, tanto da essere diventato insopportabile. Ogni 5 minuti, dico 5, sei costretto, nel migliore dei casi, a sorridere ed a dire ‘no grazie’. Al di là del disturbo che possono arrecare, mi viene da domandarmi di che titolo di soggiorno la maggior parte di essi sia in possesso”.

“Il governo – aggiunge Silli – continua a gestire il fenomeno migratorio in maniera quasi goliardica, ed il fenomeno degli sbarchi con l’ideologia dell’accoglienza a tutti i costi e questi sono i risultati, tangibili nella vita di tutti i giorni dell’italiano medio. Per avere un permesso di soggiorno vi e’ la necessita’ di un contratto di lavoro, mi domando di chi siano dipendenti costoro. Presumibilmente sono clandestini o comunque irregolari”. Secondo Silli, “bene ha fatto il sindaco di Pietrasanta a chiedere la presenza di militari come deterrente”. “A norma – conclude Silli – deve corrispondere sanzione. Quando si è in uno stato di diritto degno di questo nome il rispetto delle norme deve essere verificato costantemente e non lasciato al caso, soprattutto quando i numeri non lo permettono”.

Oggi sono stati soccorsi 1.552 migranti in sette distinte operazioni di soccorso, a largo delle coste libiche, coordinate dalla centrale operativa della guardia costiera a Roma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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