Potenza, 17 milioni euro danni per gestione trasporto pubblico urbano

Potenza, 17 milioni euro danni per gestione trasporto pubblico urbano

Potenza, 31 lug. (LaPresse) – Ammonterebbe a quasi 17 milioni euro il danno erariale prodotto da 26 amministratori e dirigenti di Potenza sulla gestione del trasporto pubblico urbano. I responsabili del presunto danno all’erario sono stati segnalati all’autorità contabile. Oggi il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza ha depositato alla procura della Corte dei conti della Basilicata gli esiti dell’attività istruttoria svolta insieme a Vincenzo Greco, funzionario del ministero dell’Interno. L’attività eseguita ha riguardato il presunto pregiudizio economico arrecato alle casse del Comune di Potenza dalla gestione condotta nel corso del tempo (come l’affidamento, senza indizione di gara, del servizio di trasporto pubblico integrato della città di Potenza), oltre che dalle conseguenze delle azioni gestionali necessarie ma mai adottate dall’ente pubblico.

L’accertamento ha riguardato il quinquennio 2010-2014 e si è sviluppato con l’acquisizione e analisi della documentazione presente nei vari uffici tecnici del Comune e del Consorzio trasporti aziende Basilicata (Cotrab). L’esame normativo e le audizioni delle persone coinvolte hanno consentito di accertare che la struttura operativa e la struttura politica del Comune di Potenza si sarebbero rivelate inefficienti perché avrebbero permesso al Cotrab un’ingiustificata lievitazione del costo del servizio di trasporto, che si sarebbe potuto e dovuto contenere, compatibilmente con le disponibilità finanziare dell’ente. Oltre alla mancata assegnazione del servizio tramite gara d’appalto, a gravare sulla situazione della gestione del servizio urbano è stata anche l’assenza dei controlli sul complessivo servizio offerto e, nello specifico, sulla reale esecuzione delle corse, sul rispetto della puntualità, sulla pulizia dei veicoli e sugli obblighi del personale dipendente, abbinata a una clausola contrattuale che sollevava il Cotrab dall’impegno a produrre ricavi, in spregio ai criteri che dovrebbero governare la produzione di servizi pubblici.

I finanzieri del nucleo di polizia tributaria hanno, inoltre, accertato la mancata effettuazione del controllo sulle manutenzioni, sia quelle straordinarie (che venivano solo anticipate dal Cotrab, ma poi rimborsate, come da contratto,dal Comune ‘sulla fiducia’, con semplice presentazione di fattura), che quelle ordinarie, ma anche l’eccessiva durata della gratuità del servizio delle scale mobili (per oltre tre anni e mezzo), giustificata con una fase di sperimentazione. Accertato pure l’affidamento ad una società in-house (poi sciolta dopo l’insediamento della nuova giunta comunale) della redazione del piano d’esercizio per il trasporto pubblico urbano integrato e per l’assistenza tecnica fornita all’assessorato e all’unità di direzione mobilità, protratta nel tempo (affidamento non concesso in altre analoghe circostanze). Secondo quanto è emerso dalle indagini, la condotta degli amministratori locali avrebbe contribuito in modo preponderante al dissesto del Comune, dichiarato con delibera del Consiglio comunale del 20/11/2014, oltre a determinare un danno erariale di poco meno di 17 milioni di euro.

Demandata, alla procura contabile, la determinazione di altre situazioni che potrebbero aggravare il quadro erariale, come la mancata indizione del bando di gara e gli omessi controlli dei rendiconti delle percorrenze. Il danno segnalato alla Corte dei conti deriverebbe dagli elementi oggettivi riconducibili agli aumenti concessi al Cotrab (di 65mila euro mensili), poco dopo la sottoscrizione di due diversi contratti, che non risultavano né adeguatamente provati da parte del Cotrab né adeguatamente controllati da parte dell’amministrazione comunale. Il mancato e immediato adeguamento delle percorrenze, così come ridefinite nel piano di esercizio del 2010, prevedeva, tra l’altro, una riduzione di circa 600mila chilometri annui e la totale gratuità del servizio scale mobili nonché l’affidamento di un servizio a pagamento ad una società in ‘house’.

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