Rho-Pero (Milano), 29 lug. (LaPresse) – Perché fare attività fisica? Muscoli e ossa diventano più forti, le articolazioni più flessibili, si bruciano più calorie e si accumula meno grasso. Ma non solo: muoversi migliora il metabolismo degli zuccheri e protegge il cuore, oltre ad aumentare la capacità respiratoria e a migliorare il sonno, l’umore e l’autostima. Ne ha parlato oggi la professoressa dell’università di Trieste, Roberta Situlin, medico specialista in Scienze dell’alimentazione e membro Adi, Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, ad Expo.
‘La corretta alimentazione nello sport’: ecco il tema dell’intervento, organizzata nel panorama delle iniziative del ministero della Salute, al Vivaio scuole nel padiglione Italia. Sessanta minuti al giorno di attività fisica sono indicati. È consigliato, invece, usare il meno possibile la tv, i videogiochi e il computer. Piuttosto – come ha ricordato la dottoressa – occorre fare esercizi muscolari e attività ricreative di movimento due o tre volte alla settimana. E non solo: dalle tre alle cinque volte alla settimana, almeno per venti minuti, è salutare camminare a passo svelto, nuotare, andare in bicicletta o giocare una partita di calcio, basket o tennis. Ogni giorno, ancora, bisogna il più possibile fare le scale, passeggiare con il cane, andare a piedi a fare la spesa e usare sempre meno l’auto.
Ma è fondamentale anche una corretta alimentazione, come ha sottolineato la specialista. Il più possibile variata e ricca di frutta, verdura, carboidrati e proteine. Ma anche dosata rispetto alla vicinanza alla gara o all’allenamento. “I muscoli e i capelli sono fatti di proteine. Dico sempre a mo’ di esempio: i capelli lunghi – ha spiegato Setulin – sono un hamburger che ho mangiato un anno fa. Ci deve essere un passaggio fra il cibo sul piatto e gli effetti. Le proteine, al contrario di quanto si pensi, si trovano anche nella pasta: 10 grammi per etto. Nella carne, invece, sono 20 grammi per etto”. “Mangiamo perché il nostro corpo – ha aggiunto – ha bisogno di energia e di composti strutturali e funzionali. In parte bruciamo il cibo che mangiamo, in parte lo immagazziniamo. L’energia dei muscoli viene, soprattutto, dai carboidrati e dai grassi provenienti dal cibo e accumulati nelle strutture di deposito, cioè glucosio nel fegato e nei muscoli, mentre il grasso nel tessuto adiposo”.
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