L’acido folico: cos’è, quanto assumerne, come e a cosa serve. La scheda

L’acido folico: cos’è, quanto assumerne, come e a cosa serve. La scheda

Roma, 27 lug. (LaPresse) – Acido folico e folati sono vitamine del gruppo B, note anche con il nome di vitamina B9. È importante distinguere tra acido folico e folati. Questi ultimi sono composti naturalmente presenti negli alimenti, mentre l’acido folico è la molecola di sintesi presente nei supplementi vitaminici e negli alimenti arricchiti con queste vitamine. I folati devono essere necessariamente introdotti attraverso l’alimentazione. Il ministero della Salute spiega sul suo sito internet (www.salute.gov.it) quale è il compito di acido folico e folati e come e quando assumerli.

L’acido folico e i folati sono coinvolti nella sintesi di molecole importanti come il DNA, l’RNA e le proteine. Sono essenziali, quindi, per tutte quelle cellule che nel nostro organismo vanno incontro a processi di differenziazione e rapida proliferazione, come ad esempio le cellule del sangue e della pelle e sono particolarmente importanti durante la formazione dell’embrione, quando si sviluppano e si differenziano i primi abbozzi degli organi.

I RISCHI DA CARENZA DI ACIDO FOLICO E FOLATI. Una carenza di queste vitamine può determinare forme di anemia e aumentare il rischio di gravi malformazioni fetali, come i difetti del tubo neurale (tra cui spina bifida, anencefalia e encefalocele) ed altre malformazioni, in particolare alcune difetti congeniti cardiovascolari, malformazioni delle labbra e del palato (labiopalatoschisi), difetti del tratto urinario e di riduzione degli arti. Secondo il sistema di sorveglianza europeo delle anomalie congenite EUROCAT (European surveillance of congenital anomalies) ci sono, in media, 20 casi di malformazioni congenite ogni 1.000 nati.

QUANTO NE SERVE? Il fabbisogno quotidiano di acido folico è normalmente assunto con una dieta ricca di frutta e verdura fresca. Durante il periodo peri-concezionale, però, il fabbisogno di acido folico aumenta. Per questo è consigliata l’integrazione con supplementi vitaminici. Prima di una gravidanza si raccomanda di assumerne 0,4 mg al giorno, durante la gravidanza 0,6 mg al giorno, 0,5 mg durante l’allattamento e addirittura 4-5 mg al giorno in situazioni di particolari condizioni di rischio.

I CIBI RICCHI DI FOLATI. L’acido folico si trova in abbondanza in alcuni alimenti, come le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi e lattuga), gli agrumi (come le arance), i legumi, i cereali, frutta come kiwi e fragole, frutta secca (come mandorle e noci). Per quanto riguarda i cibi di origine animale, il fegato e altre frattaglie hanno contenuti piuttosto elevati di folati, come pure alcuni formaggi, da consumare però in porzioni limitate e non frequenti. Anche le uova hanno buoni contenuti in folati, ma il consumo massimo consigliato è di 2-3 volte alla settimana. Includere nella propria dieta alimenti ricchi di folati, preparati con metodi il più possibile rispettosi del mantenimento dei principi nutritivi contenuti (come la cottura al vapore), rappresenta un’importante azione di prevenzione.

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