Catania, Nicole morì subito dopo la nascita: tre medici sospesi per dieci mesi

Catania, Nicole morì subito dopo la nascita: tre medici sospesi per dieci mesi

Catania, 27 lug. (LaPresse) – C’erano carenze nelle apparecchiature per la rianimazione e soccorso di emergenza alla clinica Gibiino: “Queste intercettazioni telefoniche hanno consentito di accertare che nella casa di cura vi era una forte incompletezza della strumentazione e in particolare del kit di emergenza neonatale che deve essere in dotazione della sala parto”. Lo ha detto il procuratore di Catania facente funzioni, Michelangelo Patanè, nella conferenza stampa sulla sospensione dal servizio dei tre medici indagati per la morte della piccola Nicole, la neonata deceduta lo scorso 12 febbraio, poche ore dopo la nascita avvenuta nella casa di cura Gibiino, mentre era in ambulanza diretta a Ragusa per la mancanza di posti letto nell’Utin catanese e di Siracusa.

“Il gip, accogliendo questa nostra richiesta di giugno – ha aggiunto il magistrato – ha emesso un’ordinanza con la quale ha disposto le misure cautelari interdittive della sospensione dell’esercizio della professione medica della durata di dieci mesi nei confronti degli indagati Antonio De Pasquale, Giovanni Gibiino e Maria Ausilia Palermo.

Alla Palermo, la ginecologa di fiducia della signora, si contesta di aver effettuato un monitoraggio inadeguato della partoriente nella fase del travaglio, di non aver effettuato un parto cesareo d’urgenza e poi di aver permesso che il neonatologo De Pasquale praticasse tre manovre di espulsione nonostante le possibili complicazioni. Al momento in cui la bambina ha lasciato la clinica i medici erano consapevoli che non sarebbe stata salvata da nessuna parte, meno che mai nel lontano ospedale di Ragusa”.

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