di Maria Elena Ribezzo
Roma, 27 lug. (LaPresse) – Non smette di suscitare reazioni del mondo della cultura e dello spettacolo romano, la provocazione lanciata dall’attore Alessandro Gassmann dal suo profilo di Twitter. “Armiamoci di scopa, raccoglitore e busta per la mondezza e ripuliamo ognuno il proprio angoletto della città”, aveva scritto, con un hashtag, #romasonoio, diventato virale in poche ore.
Proposta ai Romani che amano la propria città #Romasonoio pic.twitter.com/WSwM5YmWFL
— Alessandro Gassmann (@GassmanGassmann) 25 Luglio 2015
Oggi, alle moltissime reazioni, Gassmann ha risposto ancora con un tweet, accompagnato ironicamente dalla foto di uno scimpanzé con un tablet in mano: “Tanta attenzione per #Romasonoio non la immaginavo! Ai critici dico che hanno ragione, ma fare è sempre buono. Daje!”, ha scritto.
E in un secondo commento: “A coloro che scrivono di pagare la pulizia della città e di non ricevere in cambio servizi, dico che hanno ragione”.
Apprezzo l’iniziativa #Romasonoio lanciata da @GassmanGassmann e grazie a @Retake_Roma per suo impegno quotidiano http://t.co/Dc3ZiduEJk
— Ignazio Marino (@ignaziomarino) 26 Luglio 2015
“Mi sembra che in questa giunta pensino a tutto, meno che a governare la città”. Ha detto oggi a LaPresse l’attore e doppiatore romano Francesco Pannofino, interprete del regista René Ferretti nella serie ‘Boris’.
“Quella di Alessandro è stata una buona idea – ha aggiunto -. Certo, dispiace un po’ che ci sia bisogno di iniziative del genere per tenere pulita Roma”. “Se aderirò? Nel mio piccolo. Non c’è dubbio che da parte dei romani serva attenzione a non sporcare, questa è la prima cosa. Ma in una città invasa da pellegrini e turisti l’attenzione dei cittadini non basta, se non funziona anche il sistema di nettezza urbana”.
Il Codacons: diffida all’Ama-. Intanto, nella scia delle polemiche, il Codacons ha invitato i romani a mandare una diffida all’Ama, la società municipalizzata che gestisce i rifiuti della capitale, perché “non invii la prossima bolletta della Tari”, e ha inserito nel proprio sito internet la lettera da spedire all’azienda.
“In caso di mancato accoglimento di tale diffida – spiega Codacons – potrebbe determinarsi una indebita appropriazione di somme di denaro a fronte del mancato servizio offerto ai cittadini romani anche a causa del gravissimo disservizio nella raccolta e smaltimento dei rifiuti con evidente mancato rispetto degli obblighi assunti”.
Alla base della mossa del Codacons, c’è la relazione del prefetto Franco Gabrielli su Mafia Capitale, “da cui emerge come il servizio di raccolta rifiuti di Roma fosse in sostanza in mano all’organizzazione criminale scoperta dalla procura”.
Il Codacons cita stralci del documento prefettizio, secondo cui l’Ama, l’azienda municipalizzata per l’ambiente, sarebbe stata “subappaltata a Mafia Capitale”.
Legambiente: rimboccarsi le maniche-. Non poteva mancare l’adesione all’iniziativa di Gassmann di Legambiente, che ha proposto, a partire da domani, tre giorni di pulizia volontaria del Grab, il raccordo anulare ciclabile della capitale, per liberarlo dalla vegetazione “diventata invadente”. “Per cambiare bisogna rimboccarsi le maniche e cominciare a prendersi cura e riappropriarsi degli spazi – commenta il responsabile per la mobilità urbana di Legambiente Alberto Fiorillo -. Ed è per questo che decine di volontari si impegneranno per ripulire un tratto del Grab unendo alla bellezza del gesto di prendersi cura del territorio urbano l’obiettivo di far risaltare la bellezza dei luoghi”.
Dalle colonne del Fatto Quotidiano, questa mattina è intervenuto anche l’attore Gigi Proietti: “Il vero capro espiatorio sullo sfondo – ha scritto – sta diventando Roma stessa. Bisognerebbe reagire. Costringere la classe politica a prendersi le proprie responsabilità. A smetterla con le iniziative di facciata per passare ai progetti”.
Sulla questione non sono mancate reazioni politiche dello stesso tenore.
Il Nuovo centro destra-Area popolare ha affidato il suo commento al deputato Gianni Sammarco: “E sicuramente apprezzabile l’impegno di due personalità importanti e che hanno davvero a cuore il bene di Roma come Alessandro Gassmann e Gigi Proietti – ha commentato in una nota -, ma il primo che dovrebbe avere davvero cura dei propri cittadini e della propria città dovrebbe essere il sindaco Marino che invece è impegnato a sopravvivere tra rimpasti e addii di assessori che non sono più disposti a metterci la faccia”.
Per il deputato, il tema è un altro e cioè “che è Marino a essere totalmente inadeguato a svolgere il proprio ruolo. Lo dicono i fatti, lo dicono gli osservatori esterni, ma anche e soprattutto i cittadini, che ogni giorno lamentano disservizi nei trasporti pubblici, oltre che gli innumerevoli problemi che la città si trova di fronte senza che l’amministrazione comunale sia in grado di risolverli”. E ha concluso: “Marino prenda la scopa e inizi a pulire per strada, ma lo faccia da semplice cittadino, non più da sindaco”.
L’iniziativa di Gassman è invece una “trovata pubblicitaria demagogica e dannosa per la città”, secondo il tosiano Caon, ex deputato del Carroccio confluito nel gruppo Misto con il movimento politico Fare di Flavio Tosi.
“Il compito di tenere pulita la capitale d’Italia – ha detto – non è dei cittadini, che già pagano delle imposte salate per servizi non all’altezza, ma del Comune. Purtroppo la gestione di Marino si sta rivelando disastrosa e sta mettendo in cattiva luce agli occhi del mondo non solo Roma ma l’intero Paese. A ripulire le strade non ci dovrebbero andare i cittadini, ma il sindaco di Roma dopo aver consegnato le proprie dimissioni”.
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