Napoli, 24 lug. (LaPresse) – “La chiusura dei cancelli di questa mattina è stata un colpo basso e un comportamento irrispettoso nei confronti di centinaia di turisti non responsabili ed estranei a vicende interne all’amministrazione, giunti a Pompei per ammirare un patrimonio mondiale unico che l’Italia ha la grande fortuna di possedere”. Con queste parole Massimo Osanna, il Soprintendente di Pompei, ha commentato la chiusura dei cancelli degli Scavi a causa di un’assemblea sindacale. “Nonostante la mia massima disponibilità al dialogo e a venire incontro alle esigenze dei sindacati – ha continuato Osanna – questa mattina, venendo meno alle garanzie che mi erano state riservate , gli scavi sono rimasti chiusi. Ho dovuto provvedere all’apertura dei cancelli, purtroppo in ritardo, reclutando i funzionari archeologi di servizio”. “Quello di alcune sigle sindacali è un atteggiamento, a mio parere, irresponsabile. Le esigenze legittime dei lavoratori sono da rispettare e tutelare, ma non si può continuare a mancare di rispetto al pubblico che è quello che garantisce il lavoro stesso di chi protesta – ha concluso il Soprintendente – Il confronto richiesto dai sindacati con l’amministrazione e il Ministero non può diventare prevaricazione e ricatto a danno dell’immagine internazionale di Pompei e di tutto il Paese nel mondo”.

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