Siracusa, 12 lug. (LaPresse) – La guardia di finanza di Siracusa ha denunciato due amministratori di altrettante società di capitali, per i reati di truffa e frode a danno della Regione Sicilia, nonché per reati fiscali, realizzati in concorso tra loro. Attraverso le indagini, condotte dalla compagnia di Augusta su delega del sostituto procuratore Andrea Palmieri e coordinate dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano, i finanzieri hanno individuato il modus operandi dei due, che prevedeva l’utilizzo di fatture ed altri documenti falsi, attraverso cui accedevano senza averne diritto alle risorse erogate dalla Regione Sicilia e non dichiarando al fisco gli utili realizzati. Alla fine del 2012 era stata sottoposta a verifica fiscale una società attiva nella produzione di energia elettrica.

La procura della Repubblica di Siracusa, ha avviato dunque le indagini delegando i finanzieri per l’analisi dei finanziamenti e nominando un consulente tecnico per l’accertamento specialistico dei due impianti. Attraverso l’analisi dei bilanci societari e di documentazione amministrativa-contabile, acquisita mediante controlli incrociati, indagini finanziarie e con la collaborazione degli organi collaterali esteri, le fiamme gialle sono riuscite ad appurare che le due società avevano indebitamente beneficiato di ben tre contributi agevolativi inerenti i finanziamenti per la realizzazione di due impianti fotovoltaici e di quello di biomasse, erogati dalla Regione Siciliana per complessivi 5,4 milioni di euro. L’indebita percezione dei finanziamenti è stata successivamente assoggettata alla tassazione quale ‘rovento illecito’.

I rappresentanti legali delle società sono denunciati per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di 1,7 milioni di euro; omessa presentazione delle dichiarazioni annuali con un’evasione fiscale di 5,9 milioni di euro; indebito utilizzo di un credito di imposta per complessivi di 380 mila euro e truffa aggravata nei confronti dell’ente pubblico. Infine, è stato segnalato il danno erariale alla procura della Corte dei conti di Palermo con apposita segnalazione di danno erariale.

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