Roma, 2 lug. (LaPresse) – I carabinieri del nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 10 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio pluriaggravato e lesioni personali aggravate in concorso, detenzione illegale di armi, estorsione e ricettazione. La misura cautelare si basa sulle risultanze investigative acquisite da procura e carabinieri nel corso delle indagini relative all’omicidio di Roberto Musci, ucciso a colpi di pistola a Roma, in zona Casalotti, il 23 gennaio 2014, i cui autori furono arrestati nel luglio dello stesso anno.

Al di là degli aspetti connessi con la gestione dello spaccio di droga nelle periferie romane, l’indagine ha fatto emergere la propensione degli indagati a circolare armati e a utilizzare armi da fuoco e bianche per farsi largo con violenza e minacce nel quartiere di Tor Bella Monaca e per regolare le controversie connesse con il recupero dei crediti maturati con lo smercio di droga. Tra gli episodi più gravi emersi nel corso dell’indagine e contestati in ordinanza vi è il tentato omicidio di un cittadino nordafricano commesso a Tor Bella Monaca il 22 aprile 2014. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno eseguito numerosi sequestri di droga e armi da fuoco a riscontro delle risultanze emergenti dalle intercettazioni. Delle persone arrestate, 7 sono state portate al carcere di Regina Coeli e 2 messe agli arresti domiciliari.

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