Roma, 1 lug. (LaPresse) – Un uomo di 31 anni, G. F., originario della provincia di Cosenza, è stato fermato nelle prime ore di questa mattina dalla polizia, con l’accusa di aver aggredito lo scorso 29 giugno una 15enne nei pressi di piazzale Clodio, nel quartiere Prati, a Roma. Contro di lui ci sarebbero gravi indizi: il presunto stupratore si sarebbe infatti finto un agente per costringere la ragazzina a seguirlo, dopo averla vista bere birra insieme a due coetanee. Quindi le avrebbe intimato di mostrargli i documenti, prima di condurla a piedi in via Teulada, trascinarla con la forza in un parco poco distante e abusare di lei. Al ritorno, vedendo un adulto insieme alle amiche della 15enne, è fuggito riuscendo a far perdere le proprie tracce.
Le indagini, immediatamente avviate dagli uomini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma, hanno consentito di ricostruire la dinamica della vicenda e il percorso effettuato dal fermato assieme alla vittima. A incastrare il presunto aggressore è stata la bicicletta lasciata legata a un palo: poco dopo l’una di notte, una persona, successivamente identificata per il fratello dell’uomo, è stato sorpreso mentre tentava di recuperare il mezzo. Dopo una prolungata reticenza e improbabili scuse per giustificare la sua presenza in quel luogo e a quell’ora, ha confessato di aver aiutato il fermato a nascondersi in casa propria.
G.F., appartenente al Ministero della Difesa, in forza presso l’Arsenale della Marina, è stato riconosciuto senza alcun dubbio dalla vittima. Ulteriori elementi sono stati forniti dalle videocamere di sorveglianza di uno degli negozi lungo la via di fuga, che ritraevano un uomo dalle fattezze compatibili con quelle del fermato, mentre si allontanava inseguito da quattro persone. Diverse testimonianze hanno poi confermato la versione della 15enne e delle sue amiche.
Nel corso della perquisizione nell’alloggio del presunto aggressore, sono stati rinvenuti un paio di pantaloncini, appena lavati, e corrispondenti a quelli descritti dalla vittima e indossati dall’indagato la sera della violenza. Visto il pericolo di fuga e gli elementi raccolti, l’uomo è stato sottoposto a fermo, mentre il fratello è stato denunciato per favoreggiamento.
Immediatamente sospeso.Il giovane è stato “immediatamente sospeso dall’impiego” iLo rende noto il Ministero della Difesa. “Il Ministero della Difesa – si precisa nella nota -, ove ne ricorrano i presupposti, non mancherà di promuovere la costituzione in giudizio della pubblica amministrazione”.
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