Roma, 15 giu. (LaPresse) – Il numero di residenti in Italia nel 2014 è pari a 60.795.612 persone, di cui più di 5 milioni (una percentuale che si attesta all’8,2%) è di cittadinanza straniera. E’ quanto emerso dal Bilancio demografico nazionale 2014 dell’Istat secondo cui la situazione democratica del nostro Paese registra una certa stabilità.

Il movimento naturale della popolazione in Italia nel 2014, ovvero la differenza tra nati e morti, ha fatto registrare un saldo negativo di quasi 100 mila unità, che segna un picco mai raggiunto nel Paese dal biennio 1917-1918 (primo conflitto mondiale). Nel 2014 l’Italia registra una “crescita zero”. È quanto afferma l’Istat, che sottolinea che “i flussi migratori riescono a malapena a compensare il calo demografico dovuto alla dinamica naturale”. Se i residenti si scompongono in base alla loro cittadinanza (italiana e straniera), la componente italiana risulta in diminuzione (-83.616), seppur mitigata dall’acquisizione della cittadinanza italiana di una parte sempre più ampi a della componente straniera (+130 mila circa).

In Italia presenti 200 nazionalità. Sono quasi 200 le diverse nazionalità presenti in Italia. A dirlo i dati contenuti nel rapporto Istat 2014. In particolare, tra i residenti in Italia, oltre il 50% (+ di 2,6 milioni di individui) è cittadino di un Paese europeo, mentre poco meno del 30% (1,5 milioni) proviene da un Paese dell’Unione. Ammontano, invece, a 1,1 milioni i residenti provenienti da stati dell’Europa centro orientale non appartenenti all’UE. Per quanto riguarda i Paesi asiatici la percentuale si attesta intorno al 20% così come per i Paesi africani: in entrambi i casi si tratta circa di un milione di persone.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: