Roma, 19 mag. (LaPresse/EFE) – Su di lui sono piovute dure critiche, ma il neurochirurgo Sergio Canavero difende il suo progetto di trapianto di testa, che ha acceso le speranze di tanti contro la paralisi spinale e afferma che “molti ricchi” lo hanno già contattato per “avere un nuovo corpo”. Canavero, specialista di 51 anni che lavora all’ospedale ‘Le Molinette’ di Torino, presenterà il suo progetto il prossimo giugno durante la conferenza annuale della American Academy of Neurology and Orthopaedic Surgeons, che si terrà ad Annapolis, negli Stati Uniti. “Questo esperimento andrà perfettamente e nel mese di giugno lo dimostrerò tutto il mondo”, afferma Canavero, intervistato telefonicamente da Efe.
RIVOLUZIONE E’ GLICOLE POLIETILENICO. Lo specialista non entra nelle questioni tecniche, che possono essere lette da chiunque sia interessato sulle sue pubblicazioni, ma ha raccontato nei dettagli cosa accadrà in sala operatoria. “Nella stanza si devono trovare le due persone, quella che dona la testa e l’altra che deve riceverla. La testa da trapiantare viene raffreddata a una temperatura di 12 gradi per poi procedere a recidere la testa di entrambi – compresi vasi sanguigni, muscoli, ossa – e iniziare la fase in cui il paziente riceverà quella nuova”, spiega Canavero.
La seconda fase è quella che fino adesso non ha mai trovato risposte nel mondo scientifico, cioè come unire il midollo spinale e i milioni di terminazioni nervose che rendono possibile al nostro corpo di muoversi. Canavero spiega che per questa procedura verrà utilizzato glicole polietilenico, una sorta di ‘colla’ plastica che, a suo dire, sta rivoluzionando la medicina. “L’intervento – prosegue – durerà circa due giorni e richiede circa 10 milioni di dollari di investimenti, con uno staff di circa 150 persone, tra cui medici e ausiliari”.
GIA’ TROVATI SPONSOR E MEDICI DISPONIBILI. Ma la logistica non è un problema, secondo Canavero, che assicura di aver già trovato “decine di sponsor disposti a finanziare il progetto, decine di medici, chirurghi, anche dalla Spagna, che sono disponibili a partecipare all’operazione”. “Se sta arrivando tutto questo denaro – sottolinea il chirurgo – significa che qualcuno crede pienamente in questo progetto, altrimenti le persone non butterebbero così i loro soldi!”.
Per Canavero il progetto viene criticato perché “minaccia” coloro che fino ad ora non hanno prodotto risultati in questo campo, ma anche perché entrano in atto “limiti mentali” come la “paura” legata in qualche modo alla possibilità di estendere la vita a tempo indeterminato. “Una delle ragioni per tutte queste critiche è che molti ricchi inizieranno a volere una nuova testa, dato che saranno gli unici a potersi permettere un intervento del genere”, continua lo specialista, rivelando che “molte persone facoltose” lo “hanno già contattato per cambiare il loro corpo”.
OPERAZIONE CHE CAMBIERA’ LA STORIA. “Siamo ad un passo di prolungare indefinitamente la vita – afferma Canavero -, perché quando potrò dare un nuovo corpo ad una persona di 80 anni questa potrà vivere per altri 40”. Pur consapevole che la tecnica dovrà essere migliorata nel tempo e che, secondo gli studi, all’operazione seguirà un mese di coma indotto e un anno di terapia per riprendere a camminare, il chirurgo prevede che in quattro o cinque anni la tecnica raggiungerà la perfezione “e avrà conseguenze inimmaginabili”.
Canavero ha già un volontario – Valeri Spiridonov, un russo di 30 anni con l’atrofia muscolare spinale – che vorrebbe sottoporsi all’operazione, ma il problema più grande resta l’approvazione dell’intervento da parte di un comitato etico.
Dopo di che, in due anni, Canavero è sicuro che sarà in grado di formare e addestrare il team medico che parteciperà all’operazione. Un’operazione, a suo dire, che “cambierà per sempre la storia dell’umanità”.
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