Roma, 25 dic. (LaPresse) – E’ la Sicilia la Regione italiana che spende di più nel personale con oltre mezzo miliardo di euro investito nel 2014 per i dipendenti a tempo indeterminato. In tutto 575.013.523 euro, circa cinque volte le somme utilizzate rispettivamente da Lazio (90.054.278), Piemonte (96.920.945) e Campania (139.800.494), che pure spiccano fra gli stanziamenti delle Regioni maggiori se confrontate ai 62.278.415 della Lombardia e ai 63.413.227 dell’Emilia Romagna. I dati sono ricavati dal sito internet soldipubblici.gov.it, in funzione dal 22 dicembre.
Se si confrontano le Regioni di dimensioni minori, spicca il caso della Valle d’Aosta – altra Regione a statuto speciale – che per il personale a tempo indeterminato spende 119.858.597 euro, vale a dire quasi quanto la Sardegna (128.622.279) e circa il doppio di Puglia (58.995.051), Veneto (56.303.497) e Calabria (42.932.914).
Per quantità di soldi pubblici spesi dalle Regioni (autonome e non) di minori dimensioni, alla Valle d’Aosta segue il Friuli Venezia Giulia (88.285.731), contro Marche (27.528.636), Molise (16.398.314), Umbria (27.641.973), Basilicata (20.339.734) e Liguria (28.005.010). Tra le Regioni maggiori, la più ‘virtuosa’ è la Toscana, con 49.797.827 euro di spesa. Fra quelle di medie dimensioni invece spicca l’Abruzzo (38.901.392 euro). Ma, in assoluto, la Regione che spende meno per i propri dipendenti è il Trentino Alto Adige con 8.096.911 euro dichiarati.
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