Milano, 24 dic. (LaPresse) – Il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli ha chiesto il rinvio a giudizio per tre ragazzi tra i 26 e i 22 anni e una ragazza di 21 anni, tutti vicini al centro sociale Lambretta, per alcuni episodi di violenza avvenuti nel corso di una manifestazione. I tre ragazzi devono rispondere di violenza e resistenza a pubblico ufficiale per gli scontri avvenuti durante un corteo organizzato a Milano il 16 dicembre 2013 dall’Unione degli Studenti (Usd) per protestare contro la politica delle riforme scolastiche.
In piazza Duca d’Aosta, vicino al Pirellone, uno dei tre indagati ha sferrato “un violento calcio” a un agente del reparto mobile della polizia, un altro con uno scudo di polistirolo ha tentato “di sfondare il cordone di polizia”. Il terzo antagonista, indagato anche per getto pericoloso di cose, “lanciava oggetti in direzione delle forze di polizia” insieme ad altri manifestanti non identificati. Al corteo ha preso parte “un gruppo di circa 300” persone “aderenti al centro sociale Lambretta”, tutti con il volto coperto, che hanno dato vita a “un copioso lancio di oggetti, bottigliette e contenitori pieni di pitture colorate, petardi e fumogeni” colpendo diversi agenti, per poi avanzare verso di loro con un carrello della spesa e un bancale di legno per cercare di sfondare il cordone protettivo. La ragazza, invece, si era coperta il volto con una sciarpa rossa e portava un casco, che è vietato indossare durante le manifestazioni.
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