Bari, 28 ott. (LaPresse) – Tre stranieri che percepivano indebitamente l’assegno sociale sono stati scoperti e denunciati dal comando provinciale della guardia di finanza di Taranto. L’attività è scaturita da una più complessa indagine coordinata, a livello nazionale, dal nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della guardia di finanza, in collaborazione con l’Inps. L’operazione è partita dall’analisi dei dati relativi ai fruitori del beneficio economico messi a disposizione dall’Inps con l’incrocio delle banche dati in uso alle fiamme gialle.

I controlli hanno riguardato la posizione di cittadini stranieri immigrati ultrasessantacinquenni, che asserivano di essere in situazioni di disagio economico. L’assegno sociale, infatti, è uno strumento assistenziale, del valore massimo di circa 450 euro mensili, che viene corrisposto ai cittadini italiani e stranieri stabilmente residenti in Italia, con più di 65 anni di età ed in particolari situazioni disagiate. Gli accertamenti condotti a Taranto, Statte e Leporano, comuni del tarantino, hanno permesso di scoprire 3 persone (un argentino, una venezuelana ed una albanese) che percepivano il trattamento assistenziale mediante accredito in conto corrente, pur avendo fatto ritorno ai loro paesi di origine, mentre, come previsto dalla normativa vigente, avrebbero dovuto comunicarlo all’Inps ai fini della sospensione del beneficio.

I tre stranieri sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ed all?Inps di Taranto, che ha provveduto all’immediata revoca dell’erogazione dell’assegno sociale. Sono in corso le procedure per il recupero di quanto indebitamente percepito, pari complessivamente a circa, 100.000 euro.

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