Genova, 7 ott. (LaPresse) – Il processo all’Ilva per disastro ambientale resterà a Taranto. Lo ha deciso nel tardo pomeriggio di oggi la Corte di Cassazione a Roma. Una quindicina di imputati, su 52, aveva chiesto alla Suprema Corte di esprimersi sulla richiesta di trasferimento del processo a Potenza, motivandola con una mancanza di serenità dei giudici del tribunale di Taranto a decidere su una vicenda che coinvolge gran parte della popolazione della città dove sorgono gli stabilimenti dell’acciaieria più grande d’Europa. Il 16 ottobre, quindi, si terrà a Taranto l’udienza preliminare del processo, che vede imputati a vario titolo ex dirigenti del siderurgico, politici e amministratori locali, temporaneamente sospeso in attesa della decisione di oggi.
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