Gorizia, 30 giu. (LaPresse) – Un ingegnoso sistema per introdurre nel territorio nazionale gasolio per autotrazione senza pagare le dovute imposte. E’ quanto hanno scoperto gli uomini della guardia di finanza di Gorizia presso il confine italo-sloveno. Nel corso di un’ispezione ad un mezzo commerciale in ingresso in Italia dal valico internazionale di S. Andrea, i finanzieri hanno scoperto, oltre al serbatoio omologato, la presenza di un serbatoio supplementare – non indicato nella carta di circolazione – collegato al primo attraverso un tubo metallico e, abilmente occultata, una pompa erogatrice con conta litri attraverso la quale estrarre il contenuto di entrambi i serbatoi. In sostanza, le Fiamme Gialle si sono trovate di fronte ad una vera e propria pompa di benzina itinerante, realizzata per trasferire fraudolentemente il gasolio, acquistato ad un prezzo inferiore a quello nazionale, su altri mezzi di trasporto e quindi sottrarlo al pagamento dell’accisa.
Al termine del controllo, sono stati sequestrati 1.200 litri di gasolio presenti nei serbatoi, nonché l’intero autoarticolato, mentre il conducente ed il titolare della ditta di trasporti, con sede in una nota località del territorio perugino, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Gorizia per le ipotesi di reato di contrabbando e sottrazione del prodotto petrolifero al pagamento dell’accisa. e successive indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Valentina Bossi, sono proseguite con l’esecuzione di perquisizioni e sequestri anche presso la sede della società di autotrasporti, dove è stata acquisita copiosa documentazione amministrativo/contabile che ha consentito di acclarare l’avvenuto consumo in frode di complessivi 85.000 litri di gasolio per autotrazione, con conseguente evasione di accise per oltre 50.000 euro.
Infatti, sono emersi fondati elementi in ordine a numerosi rifornimenti effettuati dall’automezzo incriminato in Slovenia nel corso dei precedenti viaggi in provincia di Gorizia.
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