Milano, 30 mag. (LaPresse) – Dal 1994 al 2014: vent’anni esatti di immagini. L’agenzia LaPresse festeggia due decenni di attività e lo fa negli East End Studios di Milano, uno dei maggiori set delle produzioni tv nazionali. La serata, che si è aperta con un video di qualche minuto che ha ripercorso le tappe della storia dell’azienda, dalle sue origini a oggi, è stata condotta da Massimo Giletti.

Protagonista naturalmente il presidente dell’agenzia Marco Durante, che ha spiegato il segreto del suo successo. “Io – ha detto – do il massimo ogni giorno e pretendo dai miei che ogni giorno diano il massimo come se fosse l’ultimo giorno. Mio padre mi ha insegnato una cosa importante: la correttezza e la serietà nel lavoro. Sono una persona che lavora tantissimo come tutti i miei”. “Mio padre – ha continuato – avviò tutto questo aprendo un piccolo studio in piazza Castello. Non pensavo che saremmo arrivati a questo punto”, ha spiegato, accennando anche al suo rapporto con Umberto Agnelli. “Aveva la capacità – ha raccontato – di dare consiglio con molta semplicità. Questo era il dottor Umberto”.

Tra gli ospiti il presidente della Juventus Andrea Agnelli, che ha scherzato sul rapporto con LaPresse, che è l’agenzia fotografica ufficiale della Vecchia Signora. “Noi – ha detto – lavoriamo per Marco. Lo scudetto serve perché lui possa fotografare dei momenti che resteranno nel cuore di tante persone”.

Tanti gli ospiti del mondo dell’editoria e dello spettacolo. Tra gli altri, in sala anche il direttore del ‘Post’ Luca Sofri e la compagna Daria Bignardi, il direttore di ‘Oggi’ Umberto Brindani, il consigliere di Cairo Communication S.p.A. Giuseppe Ferrauto, il direttore del J-Museum Paolo Garimberti, l’attore e imprenditore Daniel McVicar e Tommaso Pini, uno dei finalisti di ‘The Voice’ in squadra con Raffaella Carrà.

Sul palco anche l’amica di lunga data Rita Dalla Chiesa. “Lei – ha raccontato Durante – ha una responsabilità importante. Erano arrivati gli americani di Associated Press in Italia e mi avevano detto: ‘Durante lei è il più americano di tutti, vorrei che prendesse in mano la parte giornalistica’. Io allora avevo già la parte fotografica e quella video. Ero molto titubante. Sono andato da lei e le ho detto: ‘Cosa ne pensi se faccio diventare LaPresse una agenzia di stampa?’. E lei mi ha detto: ‘Tanto lo so, hai già deciso'”. “Sì – ha confermato Dalla Chiesa – era inutile che chiedesse consiglio a me. Aveva una luce negli occhi, per cui mi sono resa conto che aveva già deciso. Marco Durante è un grande”.

Ma nella serata uno spazio è stato dedicato anche allo spettacolo. Al termine della cena, infatti, si è esibito un Mario Biondi in gran forma.

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