Roma, 17 apr. (LaPresse) – Tornano in piazza i movimenti per la casa di Roma, dopo lo sgombero ieri di un palazzo, finito al centro delle polemiche dopo la diffusione di immagini che ritraggono agenti accanirsi con le manganellate su un dimostrante a terra. Oggi, con un nuovo corteo di alcune centinaia di persone, tocca alla Magliana, dove i comitati locali chiedono una sanatoria per chi è finito fuori dalle graduatorie.
“Più passano gli anni e più la situazione abitativa a Roma – spiega una attivsta del Comitato inquilini Inps case Magliana – diventa esplosiva. Il decreto Lupi per la casa del governo Renzi non ha fatto altro che peggiorare la situazione perché non parla di nuove case e di edilizia residenziale pubblica ma di svendita del patrimonio immobiliare”.
“Questi – prosegue mostrando gli edifici intorno al corteo – sono palazzi dell’Inps gestiti dalla Romeo Gestioni spa. Sono appartamenti in affitto, molti abitati da occupanti senza titolo. Molti prima erano regolari, poi negli anni scorsi è scaduto il contratto e l’Inps non l’ha rinnovato. Così sono diventati occupanti senza titolo. Il problema della Magliana – continua – è che è un quartiere molto povero e una vendita del patrimonio immobiliare a prezzi di mercato, che è quello che l’Inps vorrebbe fare, significherebbe per molta gente non poter acquistare l’appartamento in cui abita”.
“Quello che chiediamo come comitato – conclude – è una sanatoria, perché l’irregolarità nasce dalla proprietà stessa e chiediamo che le case che non potranno essere acquisite dagli inquilini vengano acquisite dal Comune e dalla Regione affinché le persone possano continuare ad abitarci dentro con un affitto equo. Fondamentalmente chiediamo la garanzia di poter restare dentro queste case”.
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