Lucca, 17 apr. (LaPresse) – Un giovane residente a Viareggio è stato arrestato per aver compiuto numerosi reati di natura sessuale a danno di preadolescenti. L’indagine ha avuto origine da una denuncia presentata presso gli Uffici della Sezione Polizia Postale di Lucca da parte di due madri che avevano notato sui profili Facebook dei rispettivi figli tredicenni, alcune chat hard intercorse con un adulto che li invitava ad inviargli fotografie dei loro organi genitali; dalle conversazioni ancora presenti sul profilo di uno dei ragazzi si capiva chiaramente che i contatti erano stati anche di tipo fisico e non solo prettamente virtuale. Dalla perquisizione a casa del giovane pedofilo, disposta dalla Procura della Repubblica di Firenze, sono stati rinvenuti e sequestrati un pc e uno smartphone utilizzati per adescare le vittime.

La preview informatica sul telefono cellulare ha rilevato la presenza di numerose cartelle all’interno delle quali erano stati memorizzati file immagini e video che ritraevano le parti intime delle giovani vittime; ogni cartella era denominata con il soprannome dei ragazzini. La successiva indagine della polizia postale di Lucca ha permesso di identificare numerosissimi minori, tutti di sesso maschile, che sono poi stati ascoltati alla presenza di una psicologa. Dai colloqui sono emerse circostanze più gravi che hanno permesso di delineare un quadro indiziario pesantissimo nei confronti dell’indagato; alle richieste di foto hard seguivano minacce e violenze di tipo sessuale. Alcuni ragazzini, i più fragili, dietro minaccia, di cui almeno una operata brandendo un coltello, venivano obbligati ad avere rapporti con il pedofilo.

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