Vibo Valentia, 7 feb. (LaPresse) – Si è suicidato verso le 9 del mattino un detenuto della casa circondariale di Vibo Valentia. S.M. aveva poco più di 30 anni, origini siciliane, detenuto nel circuito ad alta sicurezza. Dopo aver svolto regolarmente le sue mansioni di distribuzione del vitto, è entrato in cella e ha utilizzando la cintura dei pantaloni legata all’inferriata della finestra per impiccarsi. A nulla sono valsi gli immediati soccorsi della polizia penitenziaria e del personale sanitario.

A riferirlo è Gennarino De Fazio, segretario nazionale della Uilpa penitenziari, che commenta così: “anche in Calabria è cominciata, nostro malgrado, la drammatica conta dei morti di carcere del 2014. È un suicidio, questo, che induce a serie riflessioni sull’efficacia degli interventi che si stanno attuando in ambito regionale per attenersi alle prescrizioni provenienti da Strasburgo e contenute anche nella cosiddetta sentenza Torreggiani della Cedu”. “Difatti – aggiunge – il circuito ad alta sicurezza non è stato interessato, se non del tutto marginalmente, dalle misure organizzative adottate e che per il momento in Calabria sono solo un palliativo. A Vibo Valentia, peraltro, in questo momento non si registrano situazioni di criticità sotto l’aspetto del numero dei ristretti presenti e il detenuto in questione era tra i pochi ‘fortunati’ che potevano lavorare”.

egr

071307 Feb 2014

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