Roma, 5 nov. (LaPresse) – Il governo ha deciso di vietare il traffico delle navi da crociera nel Canale di Giudecca a Venezia e prevede la costruzione di “una nuova via di accesso alla Stazione marittima, individuata nel canale Contorta Sant’Angelo, come diramazione del Canale Malamocco-Marghera”. La decisione di realizzare un nuovo canale non ha però mancato di sollevare delle critiche. Il senatore di Sel Giulio Marcon usa parole dure. “E’ assolutamente inaccettabile – ha detto – che la riunione di oggi abbia dato il via all’ipotesi di un altro canale, la Contorta Sant’Angelo, il cui scavo avrebbe un effetto drammatico sull’ecosistema della laguna”.
“In considerazione delle prospettive di sviluppo del porto di Venezia, centrate sulla piattaforma d’altura e sulla bonifica e riconversione del porto di Marghera – annuncia Palazzo Chigi – si è deciso di promuovere una revisione del Piano regolatore portuale con l’obiettivo, tra l’altro, di definire e realizzare a Marghera siti alternativi rispetto all’attuale terminal crocieristico”.
Questi i tempi dell’applicazione delle restizioni al traffico nel Canale. “Dal 1° gennaio 2014 dovrà essere vietato il passaggio nello stesso Canale dei traghetti, con conseguente riduzione del 25% dei transiti davanti a San Marco e del 50% delle emissioni inquinanti; dal 1° gennaio 2014 dovrà essere ridotto fino al 20% (rispetto al 2012) il numero delle navi da crociera di stazza superiore alle 40.000 tonnellate abilitate a transitare per il Canale della Giudecca; dal 1° novembre 2014 dovrà essere definitivamente precluso il transito delle navi crocieristiche superiori a 96.000 tonnellate di stazza lorda”. “Andranno, infine, assicurate – si legge nella nota di Palazzo Chigi – una riduzione dello stazionamento giornaliero massimo (non superiore a 5 navi da crociera di stazza superiore alle 40.000 tonnellate) e una contrazione dei passaggi residui nelle ore centrali della giornata, con concentrazione delle partenze e arrivi all’alba e al tramonto”.
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