Milano, 21 ott. (LaPresse) – È stato indagato per omicidio colposo plurimo il 28enne che ieri sera poco dopo le 19, alla guida della sua Citroen Xsara Picasso, ha investito N.S.M., 29 anni di origine egiziana, incinta di 7 mesi, e il suo bambino di 4 anni mentre stavano attraversando in superficie viale Famagosta, lasciandosi alle spalle la stazione della metropolitana. “La donna stava cercando di attraversare in un punto male illuminato e molto pericoloso, anche per via della pioggia e del buio”, ha spiegato il comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo, che ha voluto incontrare i giornalisti sul luogo dell’incidente.

“Quando il giovane alla guida dell’auto ha avvertito l’impatto, è tornato indietro e ha cercato di soccorrere la donna, che era stata sbalzata a circa 25 metri dal luogo dell’incidente, in mezzo al guard rail”. La donna è stata subito trasportata all’ospedale San Paolo, e nonostante le manovre di rianimazione degli operatori del 118 è stato subito chiaro che per lei e il bambino che aspettava c’erano poche speranze. Dopo un parto cesareo d’urgenza, sia la mamma che il neonato non ce l’hanno fatta. “In un primo momento non ci eravamo accorti della presenza del bambino di 4 anni, che era stato sbalzato a circa 45 metri di distanza” ed era atterrato in mezzo ad alcuni spartitraffico che dividono le due carreggiate del viale ad otto corsie, sempre molto trafficato. “A segnalarci l’assenza del figlio è stato il padre – ha spiegato Mastrangelo – che si è precipitato in ospedale per assistere la moglie e i ha parlato del figlioletto. A quel punto sono partite le ricerche e abbiamo trovato il bambino”, circa un’ora dopo l’incidente mortale. “È stato l’investitore a dare l’allarme e chiamarci – ha proseguito il comandante della polizia locale – quando siamo arrivati il 28enne era in stato di choc ma era presente ed è risultato negativo al test per rilevare i livelli di alcool nel sangue”. La polizia locale ora sta cercando di “ricostruire la dinamica di questo drammatico incidente – ha concluso Mastrangelo – per fornire al magistrato tutti gli elementi utili a capire”. A coordinare le indagini è il pm di Milano Marcello Musso.

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