Torino, 7 ott. (LaPresse) – Cinque persone sono state arrestate questa mattina, su ordine del gip del tribunale di Torino, per turbativa di diverse gare d’appalto bandite dal consorzio di valorizzazione La Venaria Reale e dalla Regione Piemonte negli anni 2011-2012. In manette sono finiti l’ex soprintendente Francesco Pernice, l’ex presidente della giunta regionale del Piemonte Ezio Enrietti, Giuliano Ricchiardi, Francesco Paolo Della Rossa e Claudio Santese. In particolare, le indagini si riferiscono a cinque gare per altrettanti appalti: quella per gli interventi di restauro migliorativo della Chiesa di Sant’Uberto dell’importo di 150.680 euro; quella per i lavori di sistemazione del terrazzo del Garove per l’importo di 499mila euro; quella per la realizzazione di parcheggi e viabilità nel complesso della Reggia per l’importo di oltre 5 milioni e 788mila euro, quella per i restauri dei giardini del palazzo reale di Torino per l’importo di 1 milione 754mila euro; la gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione delle opere di completamento della Certosa di Valcasotto per l’importo di 1 milione 990mila euro. Inoltre, alle cinque persone arrestate sono contestati anche i reati di truffa aggravata e falso in atto pubblico per induzione in errore del pubblico ufficiale ai danni della Regione Piemonte in relazione ad un subappalto i lavori di scavo e movimento terra nel cantiere della nuova sede della Regione, il reato di frode nel’esecuzione dei lavori relativi alla variante di Borgaretto della Sp 143 e il reato di corruzione. L’indagine, effettuata dai carabinieri, è partita nei primi mesi del 2011. Un primo filone riguarda alcuni appalti di ristrutturazione di edifici o porzione di edifici, di interesse storico e artistico appartenente al complesso della Venaria Reale o di appalti comunque gestiti dal Consorzio La Venaria e coinvolge il direttore del settore Conservazione Beni Architettonici e Impianti del Consorzio di Valorizzazione La Venaria Reale, Francesco Pernice e allcuni esponenti delle ditte private Coperativa Edil Atellana e Les.

L’inchiesta, che è nata dopo l’arrivo in procura di un esposto, è coordinata dal procuratore aggiunto Andrea Beconi e dai sostituti Francesco Saverio Pelosi, Stefano Demontis e Giancarlo Avenati Bassi. La procura di Torino specifica che non vi sono, tra gli indagati, altri dirigenti o funzionari del Consorzio di Valorizzazione La Venaria Reale. Dal primo filone di inchiesta se n’è sviluppato un secondo che ha come oggetto appalti relativi alla ristrutturazione di immobili analoghi come i Giardini Reali e la Certosa di Valcasotto, ma banditi e gestiti dalla Direzione patrimonio della Regione Piemonte. In questo caso, sono state accertate collusioni tra un funzionario regionale e gli esponenti delle due ditte private. In contemporanea all’esecuzione delle misure cautelari sono state eseguite diverse perquisizioni presso le abitazioni degli indagati, uffici pubblici e uffici di società coinvolte nell’inchiesta. Si continua ad indagare per verificare se oltre alla turbativa d’asta siano state pagate anche tangenti per l’assegnazione dei cinque appalti.

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