Roma, 10 giu. (LaPresse) – “Giuseppe era un ragazzo sensibile e motivato, attento ai più deboli e ai bisognosi, era fiero e orgoglioso della sua professione, che gli permetteva di amare chi non è amato, di sperare l’insperabile. Il suo era un amore pieno, attivo, solidale, preoccupato, che non attende di essere ricambiato per donarsi. Giuseppe sapeva bene che amare può portare a morire per l’altro”. E’ stato questo il cuore dell’omelia di monsignor Vincenzo Pelvi, ordinario militare, durante i funerali del maggiore Giuseppe La Rosa, ucciso in Afghanistan. Presenti nella basilica di Santa Maria degli Angeli il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il ministro dell’Interno e vicepremier, Angelino Alfano, i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso e il ministro della Difesa Mario Mauro.
“L’Italia tutta – ha detto ancora monsignor Pelvi – particolarmente chi ti ha voluto bene e chi tu hai tanto amato e che continua il tuo impegno umanitario, ti dice grazie per aver reso noi tutti più capaci di sperare nell’unità della famiglia umana”. “I soldati – ha aggiunto l’ordinario militare – sono custodi della vita anche nei teatri di guerra internazionali per salvaguardare il ruolo dell’Italia”.
Al termine della cerimonia la bara, avvolta nel tricolore, è stata portata fuori dalla basilica da otto bersaglieri della Brigata Sassari, tra gli applausi dei presenti. Sul sagrato della Chiesa, preceduta dalla corona d’alloro del presidente della Repubblica portata dai corazzieri, la salma è stata posta nel carro funebre. Presente il picchetto d’onore interforze. Sul feretro è stato poi posato il berretto di piume dei bersaglieri.
Il corpo del bersagliere era arrivato in mattinata all’aeroporto militare di Ciampino, accolto dalla famiglia, dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, e dal ministro della Difesa Mario Mauro. La salma era stata poi trasferita all’Umberto I per l’autopsia e al Celio per la camera ardente. Giuseppe La Rosa è il 53esimo caduto in Afghanistan dall’inizio della missione Isaaf nel 2004. Ora la salma del maggiore sarà portata a Barcellona Pozzo di Gotto, suo paese natale, dove domani si svolgeranno i funerali privati.
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