Milano, 13 mag. (LaPresse) – Dopo le sei ore di osservazione previste dalla legge dal momento in cui viene accertata la morte cerebrale, Daniela Carella, il 21enne che era stato ferito in strada da Mada Kabobo, il ghanese armato di piccone, è stato ufficialmente dichiarato morto. Lo ha annunciato Giuseppe Genduso, direttore sanitario dell’ospedale Niguarda di Milano, visibilmente commosso, parlando con i giornalisti. Il medico ha specificato che “le due operazioni cui è stato sottoposto il ragazzo sono durate oltre tre ore l’una”, ma hanno avuto effetti quasi nulli perchè “i vasi cerebrali erano profondamente lesionati ed erano difficilissimi da riparare”. “La speranza non si molla mai ma abbiamo dei limiti”, ha ancora detto Giuseppe Genduso, con la voce rotta dalla commozione.

Gli organi del 21enne, per volontà dei genitori, saranno espiantati. Saranno donati, ha spiegato Genduso, “reni, pancreas e fegato in diverse sedi sia a Milano che nel resto d’Italia, oltre a tessuti e cornee”. Saranno donati anche cuore e polmoni. “I genitori – ha specificato commosso il medico, interrompendosi per qualche istante – hanno espresso la loro convinzione che questa sia l’unica risposta della vita che continua nonostante un episodio di violenza insensata. E’ il bene che vince sul male”.

Intanto sembrano migliorare le condizioni di Ermanno Masini, il 64enne colpito da Kabobo. L’uomo è ancora in coma, ma domani i medici saranno in grado di dare informazioni più precise del suo stato di salute.

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