Napoli, inchiesta appalti per centro polifunzionale polizia: 12 misure cautelari

Napoli, inchiesta appalti per centro polifunzionale polizia: 12 misure cautelari

Napoli, 8 gen. (LaPresse) – Dodici misure cautelari sono state emesse dal gip di Napoli nell’ambito di una inchiesta sugli appalti pubblici in materia di sicurezza. Le ordinanze, eseguite dalla guardia di finanza, sono scattate per funzionari pubblici e per esponenti dei vertici di Esag Datamat spa ed Electron srl, società della galassia Finmeccanica.

Tra gli appalti finiti sotto la lente della procura, per oltre 7 milioni di euro, quello per la realizzazione a Napoli di un sistema informativo complesso in cui fare confluire tutti i dati raccolti attraverso i vari sistemi di videosorveglianza provenienti dai singoli presidi di sicurezza territoriali – a loro volta da realizzare in tutta la provincia – il cosiddetto Cen, Centro eleborazione nazionale, da collocare nel costituendo Centro polifunionale della polizia di Stato. Un altro appalto esaminato è stato quello per la ristrutturazione del commissariato di polizia Decumani. Le ipotesi di reato vanno dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta, all’abuso d’ufficio e corruzione.

La procura, si legge in una nota della Dda di Napoli, ha individuato “una struttura organizzata e consolidata” nata per aggiudicarsi gli appalti, al centro della quale ci sarebbero Carlo Gualdaroni, ad di Elsag Datamat (ora Selex Elsag) e Francesco Subbioni, ad di Electron Italia Srl e consigliere di Elsag. Per entrambi è scattato l’arresto in carcere. In carcere è finito anche Mario Mautone, provveditore alle opere pubbliche per la Campania e il Molise mentre ai domiciliari è andato Oscar Fioriolli, all’epoca dei fatti questore di Napoli.

Agli arresti domiciliari sono finiti anche Guido Nasta e Luigi De Simone, rispettivamente consigliere e responsabile Campania di Elsag, che attraverso l’intermediazione di Lucio Gentile, hanno stretto relazioni affaristiche Mautone e Fioriolli. Ai domiciliari anche Enrico Intini, del gruppo edile Intini, che si occupava della realizzazione delle opere pubbliche nelle quali poi le società di tecnologia montavano i sistemi di videosorveglianza del territorio cittadino e provinciale.

Fra i provvedimenti cautelari disposti anche l’ obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Roberto La Rocca, Fabrizio Zanella, Antonio Burinato, Paolo Gustuti.

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