Roma, 23 dic. (LaPresse) – Un esposto alla Corte dei conti per il caso dei marò italiani arrestati in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori. Ad annunciarlo il Codacons, che così spiega la sua iniziativa: “Alla luce del possibile dolo o colpa nella morte di due innocenti pescatori indiani, la giustizia, anche quella straniera, va sempre rispettata – scrive l’associazione -. Nella vicenda dei due marò le istituzioni italiane hanno invece dato un pessimo esempio. In assenza di una sentenza di assoluzione, infatti, le spese affrontate dallo Stato italiano per i due militari (cauzione, picchetto d’onore, ecc.) appaiono assolutamente ingiustificate, e potrebbero rappresentare uno sperpero di soldi pubblici”.

“Il presidente della Repubblica – aggiunge l’associazione dei consumatori – così come ministri e vescovi, possono certamente prendere posizione in favore dei due marò, ma ciò che non appare possibile è sostenere spese a carico della collettività fino a che la loro posizione giudiziaria non sarà chiarita. Per tale motivo il Codacons chiederà alla Corte dei conti di accertare la congruità delle spese affrontate dal nostro Paese per la cauzione e il picchetto d’onore in favore dei due militari arrestati in India, al fine di verificare se siano giustificate o meno”.

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