Roma, 28 nov. (LaPresse) – Applicavano canoni di locazione di gran lunga superiori a quelli previsti per gli inquilini di immobili realizzati anche grazie ai finanziamenti pubblici. La guardia di finanza di Roma ha scoperto una truffa di circa 6 milioni di euro ai danni degli inquilini e dello Stato messa in atto da una cooperativa edilizia e da consorzio, beneficiari di contributi pubblici per la realizzazione di immobili in edilizia convenzionata/agevolata. Sequestrati 326 immobili, tra appartamenti, garage e cantine, affidati in uso ai singoli inquilini assegnatari.

Le indagini sono state avviate a tutela degli inquilini che avevano denunciato, attraverso un sindacato di categoria, una serie di anomalie nella stipula dei contratti di locazione degli immobili. I finanzieri hanno oggi perquisito la sede del consorzio e della cooperativa, alcuni uffici della Regione Lazio e del Comune di Roma, sequestrando documentazione probatoria relativa all’iter di concessione ed erogazione dei contributi pubblici nonché all’assegnazione di aree individuate dal Comune di Roma per la realizzazione di immobili di edilizia agevolata.

In particolare, le fiamme gialle hanno sequestrato i fascicoli sui progetti di costruzione, provvedimenti di concessione e consegna delle aree, permessi a costruire, convenzioni tra il Comune ed il soggetto attuatore, quadri tecnici economici riportanti i prezzi massimi di cessione degli alloggi ed i rispettivi canoni di locazione, rilascio del certificato di abitabilità degli immobili. Le indagini hanno accertato che venivano applicati di prezzi di cessione e di canoni di locazione notevolmente superiori a quelli previsti, in quanto non decurtati dell’importo dei contributi regionali erogati per le specifiche finalità assistenziali. Di conseguenza gli inquilini, piuttosto che usufruire, come previsto, dei benefici dell’intervento pubblico nel settore edile, hanno sostenuto e tuttora sostengono canoni di affitto per importi sostanzialmente analoghi a quelli di mercato.á

I finanzieri hanno anche eseguito il sequestro preventivo di 326 immobili, in esecuzione di apposito decreto emesso dal gip del Tribunale di Roma, che ha contestualmente disposto l’affidamento in uso ai singoli inquilini assegnatari, proprio per tutelare le prime vittime del raggiro ed al fine di consentire la successiva rideterminazione di canoni di affitto congrui, tenendo conto delle agevolazioni pubbliche già erogate per le categorie di cittadini protette.

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