Reggio Calabria, 24 nov. (LaPresse) – I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Reggio Calabria hanno eseguito un sequestro preventivo del valore di circa 3 milioni di euro: in totale 11 automezzi, tutti intestati ad una società della Locride,e quote sociali appartenenti al rappresentante legale della società per il valore di 850mila euro. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, traggono spunto dai rilevanti e sospetti crediti ai fini Iva esposti in dichiarazione dalla società per oltre 5.200.000 euro. Buona parte di quei crediti sono stati conseguiti prevalentemente attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da altre imprese operanti nel settore dell’edilizia con nella Locride. La società destinataria del provvedimento, operante nel settore delle costruzioni di strade, autostrade e piste aeroportuali, ha perpetrato una grave frode fiscale, attraverso l’annotazione nella contabilità degli anni 2007 e 2008 di elementi passivi fittizi riconducibili a fatture per operazioni inesistenti per un ammontare pari a circa 10 milioni di euro e ad arbitrarie contabilizzazioni di fatture per l’importo di circa 7.500.000 euro. Le fatture originariamente sono state emesse dai fornitori per importi dell’ordine di migliaia di euro, ma successivamente sono state annotate dalla società in questione tra gli acquisti (con Iva a credito) per valori dell’ordine di milioni di euro (ad esempio fatture emesse per un valore di 17.248 euro ed Iva pari a 3.449 euro si trasformavano inspiegabilmente nei registri contabili in fatture di importo imponibile pari a 1.724.800 euro e Iva pari ad 344.960 euro). In questo modo, la società si è procurata fraudolentemente un credito Iva per oltre 5.200.000 euro.

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