Roma, 24 nov. (LaPresse) – Il corteo degli studenti a Roma si è sciolto al Colosseo, dopo che per più di 4 ore ha sfilato per le vie del centro. Ventimila, secondo gli organizzatori, sono partiti da Piramide per dirigersi sino al centro della capitale, passando in Lungotevere e davanti al ministero della giustizia. Non è stato registrato nessun incidente, né momenti di tensione particolare, tranne il lancio di fumogeni davanti alla sede del dicastero della Giustizia, in via Arenula. Tante le manifestazioni di solidarietà alla Palestina e qualche coro contro lo Stato di Israele. Molti, invece, gli slogan antifascisti indirizzati a Casapound, che tra un po’ sfilera nella zona di Ponte Milvio. Un gruppo di studenti ha deciso di raggiungere dal Colosseo il presidio antifascista all’Esquilino.

Il Corteo degli studenti era giunto attorno alle 14,30 sotto il ministero della Giustizia, tornando sui luoghi della protesta del 14 novembre. Qui qualche momento più teso rispetto a una manifestazione che fino ad allora era stata tranquilla. Urla fischi e fumogeni sono stati lanciati davanti al Palazzo del dicastero della Giustizia il cui accesso è stato blindato con poche camionette della polizia. Un’altra giornata di passione, quindi oggi ma anche di tensione, a Roma, blindata in quanto teatro anche in questa giornata di quattro manifestazioni.

Ancora la scuola protagonista oggi della protesta. Hanno manifestato i Cobas, la Cgil, ma l’attenzione e gli studenti medi e universitari che stamane hanno iniziato a sfilare dalla stazione metropolitana Piramide in direzione ‘centro’.

“Lo stato di Israele va distrutto”. Questo uno degli slogan urlati dagli studenti sfilando sui Fori, a Roma. Canti contro Monti e Fornero. Dagli altoparlanti i ragazzi hanno indicato come direzione il Colosseo, luogo deputato a ospitare la manifestazione di CasaPound, che invece di radunerà alle 16, in piazza Mazzini per terminare a Ponte Milvio.

Grande attenzione, sempre sulla capitale, ancora oggi nel pomeriggio,quando scende in piazza Casapound Italia, con un corteo dalle 16 alle 20 da piazza Mazzini a Ponte Milvio. Una manifestaione a rischio tensione dopo gli ultimi eventi accaduti a Roma, con il raid contro i tifosi inglesi. I militanti di destra protesteranno “contro il governo dei banchieri e a difesa dello stato sociale, per dire ‘no’ a privatizzazioni, speculazione, azzeramento delle tutele per il lavoro, perdita della sovranità nazionale”.

CORTEO STUDENTI e COBAS – Il corteo degli studenti a Roma si è sciolto al Colosseo, dopo che per più di 4 ore ha sfilato per le vie del centro. Ventimila, secondo gli organizzatori, sono partiti da Piramide per dirigersi sino al centro della capitale, passando in Lungotevere e davanti al ministero della giustizia. Non è stato registrato nessun incidente, né momenti di tensione particolare, tranne il lancio di fumogeni davanti alla sede del dicastero della Giustizia, in via Arenula. Tante le manifestazioni di solidarietà alla Palestina e qualche coro contro lo Stato di Israele. Molti, invece, gli slogan antifascisti indirizzati a Casapound, che tra un po’ sfilera nella zona di Ponte Milvio. Un gruppo di studenti ha deciso di raggiungere dal Colosseo il presidio antifascista all’Esquilino.

Anche sberleffi al corteo degli studenti che a Roma ha sfilato per le vie del centro. Alcuni ragazzi hanno indossato scolapasta colorati al posto dei caschi: “siamo punibili – hanno detto – ora denunciateci tutti”.

Il Corteo degli studenti era arrivato attorno alle 14,30 sotto il ministero della Giustizia. Qui qualche attimo di tensione, poi riassorbita. Urla fischi e fumogeni sono stati lanciati davanti al Palazzo ministeriale il cui accesso era stato blindato con poche camionette della polizia. “Attenzione da qui piovono lacrimogeni” hanno urlato i ragazzi slla testa del corteo.

Dai megafoni sono stati scanditi i nomi delle “vittime della polizia”, tra cui Gabriele Sandri e Carlo Giuliani. Sandri è il tifoso laziale ucciso nel 2007 da un agente in un autogrill di Arezzo e Carlo Giuliani il ragazzo morto durante il G8 di Genova per mano delle forze dell’ordine. Il corteo molto probabilmente si dirigerà verso il Colosseo. Il centro della capitale è completamente paralizzato.

“Lo stato di Israele va distrutto”. Questo uno degli slogan urlati dagli studenti sfilando sui Fori, a Roma. Canti contro Monti e Fornero. Dagli altoparlanti i ragazzi hanno spiegato che la direzione era il Colosseo, luogo deputato a ospitare la manifestazione di CasaPound, che invece di raduna nel pomeiriggio, in piazza Mazzini per terminare a Ponte Milvio.

Il corteo degli studenti insieme a quello dei Cobas prima aveva raggiunto corso del Rinascimento, la strada che porta al Senato. L’intenzione dichiarata era quella di manifestare davanti ai palazzi del potere e alle istituzioni. Ma Palazzo Madama era blindato con decine di camionette di polizia e guardia di finanza. La strada era chiusa da finanzieri in tenuta antisommossa che formano la prima linea di sbaramento verso il palazzo della politica. I sindacati di base di fronte alle forze dell’ordine hanno urlato slogan a favore della scuola pubblica. Ogni acesso al Tridente è ostruito da blindati forze ordine. Gli elicotteri sorvolavano l’area. Il corteo della scuola, dopo essersi fermato nei pressi del Senato, attorno alle 13,30 ha poi di nuovo deviato il suo percorso e da corso Rinascimento sta continuando verso corso Vittorio Emanuele.

Tra i manifestanti anche alcuni docenti del liceo Seneca. Alla partenza circa tremila. Alla testa del corteo degli studenti partito da Piramide diretto in centro, molti studenti palestinesi che sventolavano le bandiere. Nel tragitto anche disegni a terra che ritraggono volti coperti dal casco e la scritta ‘identificati’. “Siamo – dicono i ragazzi- a favore dell’identificazione dei poliziotti”. Molti anche gli slogan contro la disposizione del prefetto, Giuseppe Pecoraro, che ieri aveva parlato di denunce nel caso i ragazzi avessero indossato il casco. Il corteo ha sfilato nel quartiere Testaccio.

SRISCIONI contro VIOLENZA DONNE – Gli studenti sfilando per le vie di Roma hanno alzato striscione per ricordare la giornata contro la violenza sulle donne, che domani vede iniziative in tutta Italia.

Un gruppo di ragazze al corteo degli studenti a Roma si sono staccate a un certo punto della mattinata dalla testa della manifestazione e, correndo contro lo schieramento delle forze dell’ordine, hanno esibito un lungo striscione rosa, contro la violenza sulle donne. Un gesto che ha destato sorpresa sia fra i dimostranti che fra le forze di polizia. “La crisi è violenta sul corpo delle donne”: questo quanto scritto sui cartelli che tengono in mano le giovani.

ORDINE PUBBLICO Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, è stato chiaro e in un appello “affinché tutto si svolga pacificamente”, ha però sottolineato che “i palazzi della democrazia sono inviolabili”. Quindi niente autorizzazione ad arrivare in Parlamento, motivo per il quale, il 14 novembre scorso, sono scoppiati gli scontri sul Lungotevere. Le forze dell’ordine saranno schierate secondo il solito dispositivo a impedire l’accesso verso le sedi istituzionali. Dalle 10 alle 14 un sit-in di professori e precari davanti il ministero dell’Istruzione.

CORTEO COBAS Stamane i Cobas si sono dati appuntamento e sono partiti da piazza della Repubblica per sfilare fino a piazza SS. Apostoli, contro “una politica scolastica che in continuità con quella dei precedenti ministri dell’Istruzione, vuole imporre una scuola-miseria fatta di tagli permanenti e finanziamenti ridicoli, e una scuola-quiz, basata sui grotteschi indovinelli dell’Invalsi come metro di valutazione per istituti, docenti e studenti”. Per gli studenti il programma era di unirsi ai Cobas al Colosseo, che manifestano “contro la distruzione della scuola”. In centinaia, con loro anche molti studenti medi, diretti verso piazza Santissimi Apostoli. Tra cori e slogan contro il presidente del Consiglio Mario Monti e il ministro dell’istruzione Francesco Profumo, sono anche spuntate bandiere palestinesi e contro Israele. “Palestina vive, boicotta Israele”, recita uno striscione che reca l’immagine della bandiera israeliana con su un simbolo rosso di divieto, mentre dietro svetta il vessillo della ‘Freedom Flottilla’.

CORTEO CGIL – Stamane la Flc-Cgil si si è ritrovata a piazza Farnese con una manifestazione stanziale nel giorno dello sciopero della scuola per denunciare tra l’altro che “il governo tace su precariato e piano di stabilizzazioni docenti, tagli agli organici, finanziamenti alla scuola pubblica, docenti inidonei e rinnovo del contratto bloccato da oltre tre anni”.

Con il sindacato l’Italia dei valori, dopo che le altre organizzazioni del comparto (Cisl, Uil, Sanls e Gilda) si sono sfilate sospendendo lo sciopero dopo il passo avanti del Governo per risolvere la questione del pagamento degli scatti di anzianità.

CASAPOUND – Nel pomeriggio, invece, scende in piazza Casapound Italia, con un corteo dalle 16 alle 20 da piazza Mazzini a Ponte Milvio. I militanti di destra protesteranno “contro il governo dei banchieri e a difesa dello stato sociale, per dire ‘no’ a privatizzazioni, speculazione, azzeramento delle tutele per il lavoro, perdita della sovranità nazionale”. Per gli organizzatori sono migliaia le adesioni con decine di pullman in arrivo da tutta Italia. Il trasporto pubblico del centro e non solo, risulta quindi stravolto. Decine le linee deviate.

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