Herat (Afghanistan), 25 ott. (LaPresse) – E’ deceduto alle ore 19.45 locali il caporale Tiziano Chierotti, uno dei quattro militari rimasti feriti nello scontro a fuoco di oggi a Bakwa. Il militare, gravemente ferito all’addome, era stato trasferito dall’ospedale da campo di Farah alla struttura sanitaria di livello superiore di Camp Bastion per le cure del caso, ma si è spento per l’aggravarsi delle condizioni cliniche nonostante i tentativi di rianimazione. Non sono in pericolo di vita gli altri tre militari coinvolti nell’evento. Lo rende noto lo Stato Maggiore della Difesa.

LA VITTIMA. Nato il 7 ottobre 1988 a San Remo, in provincia di Imperia, il Caporale Chierotti era effettivo dal 2008 al secondo reggimento alpini di Cuneo, inquadrato nella brigata alpina Taurinense. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, a nome delle forze armate e suo personale, esprime ai familiari del caporale Chierotti il profondo cordoglio per la scomparsa del ragazzo deceduto per le ferite riportate durante lo scontro a fuoco. Il generale Abrate esprime inoltre al Capo di Sme, generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano, la propria tristezza e i sentimenti di vicinanza alla forza armata per il lutto che l’ha colpita.

LA DINAMICA. Lo scontro a fuoco era avvenuto alle 13.40 locali nel distretto di Bakwa, nella provincia di Farah (a sud di Herat), nel corso di un’operazione congiunta della Task Force South East con unità del 207esimo corpo dell’esercito afgano. Secondo le prime ricostruzioni, i militari italiani coinvolti erano impegnati in una attività di pattuglia nell’abitato del villaggio di Siav, a circa 20 chilometri a ovest della base operativa avanzata Lavaredo di Bakwa, dove è basata la Task Force South East costituita dal secondo reggimento alpini, quando sono stati attaccati con armi da fuoco da un gruppo di insorti. La pattuglia ha subito messo in sicurezza l’abitato di Siav per poi prestare soccorso ai feriti, i quali, dopo meno di trenta minuti sono stati evacuati in elicottero presso l’ospedale da campo di Farah, dove sono attualmente ricoverati.

IL CORDOGLIO. Immediato il cordoglio da parte delle istituzioni. “Era un ragazzo generoso e coraggioso – ha detto il ministro della Difesa Giampaolo di Paola – e tale si è dimostrato fino all’ultimo momento”. “Sappiamo – aggiunge – che questa fase della presenza italiana in Afghanistan è la più delicata e complicata. Il Governo si è impegnato a rispettare le date del ritiro in accordo con gli alleati transatlantici, fino a completare la transizione verso le forze di sicurezza afgane. Tiziano non ti dimenticheremo. Grazie del tuo esempio quotidiano – conclude Di Paola – e del tuo impegno fino all’estremo sacrificio”.

Cordglio è stato espresso anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, e dal premier Mario Monti che ha invitato le forze politiche e le istituzioni a raccogliersi “intorno alle Forze Armate italiane, confermando il pieno sostegno al loro impegno nelle aree di crisi ed in particolare all’opera encomiabile che prestano al servizio del nostro Paese nella cruciale fase di transizione istituzionale, stabilizzazione e pacificazione in Afghanistan”.

“Voglio esprimere il più sentito cordoglio personale e quello di tutti i piemontesi – commenta il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota – per il nostro Alpino caduto oggi in Afghanistan. Tutta la Regione è vicina ai suoi famigliari in questo momento di immenso dolore”.

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