Milano, 12 set. (LaPresse) – Tremila euro in contanti e 47 grammi di cocaina pura al 60%. E’ quanto gli investigatori della squadra mobile hanno trovato nei cassetti di un mobile della camera da letto di Massimiliano Spelta e della giovane moglie Carolina Ortiz Payano, uccisi lunedì sera in via Muratori a Milano. E sul duplice omicidio, avvenuto in strada in stile narcos, si allunga sempre più l’ombra del traffico di droga, anche se gli inquirenti non escludono altre piste. La situazione economica della coppia non era florida, da quando la piccola azienda di integratori alimentari gestita da Spelta e dai suoi familiari lo scorso anno era fallita.

Sul conto corrente del 43enne, nell’ultimo anno, se si esclude la somma per la cassa integrazione, non venivano versati redditi regolari. Spelta non aveva interrotto però i viaggi con Santo Domingo, Paese di origine di Carolina, da cui faceva la spola di continuo dal 2009. Spesso l’imprenditore viaggiava da solo, l’ultima volta a fine agosto e, raccontano alcuni conoscenti, sognava di aprire un’attività proprio nell’isola caraibica.

Gli investigatori sono anche al lavoro per ricostruire la dinamica dell’agguato. La coppia, che abitava in un loft in via Mecenate, probabilmente lunedì sera si trovava in via Muratori per cenare in uno dei tanti ristoranti della zona quando due killer con il volto coperto da caschi hanno aperto il fuoco con un revolver colpendoli a morte. I due aggressori si sono poi dileguati a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, probabilmente rubato. Alcuni testimoni hanno fornito numeri di targa parziali o errati, che non hanno ancora dato riscontri positivi. Intanto gli investigatori hanno attivato la cooperazione internazionale per raggiungere la famiglia di Carolina e tentare di ricostruire i movimenti della coppia a Santo Domingo.

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