Roma, 26 lug. (LaPresse) – L’associazione nazionale magistrati “esprime sorpresa e preoccupazione nell’apprendere della richiesta, avanzata al Comitato di presidenza del Csm, di apertura di una pratica nei confronti del procuratore generale di Caltanissetta Roberto Scarpinato, in relazione al discorso da lui tenuto in occasione del ventennale della strage di via d’Amelio”. In una lettera rivolta al giudice ucciso per il ventennale della strage di via D’Amelio, il magistrato aveva definito “imbarazzante” partecipare alle cerimonie ufficiali per la presenza “talora tra le prime file di personaggi la cui condotta di vita sembra essere la negazione dei valori di giustizia e legalità per i quali Borsellino si è fatto uccidere”. “Quel discorso, – dice l’Anm (Associazione nazionale magistrati) in una nota – infatti, pronunciato in un contesto commemorativo fortemente emotivo, non può che essere inteso, come manifestazione di libero pensiero, quale giusto richiamo, senza riferimenti specifici, nel ricordo delle idee e delle stesse parole di Paolo Borsellino, alla coerenza dei comportamenti e al rifiuto di ogni compromesso, soprattutto da parte di chi ricopre cariche istituzionali”.
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