Milano, 28 giu. (LaPresse) – I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano hanno arrestato, sulla base di un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano, 22 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti ed alla fabbricazione, detenzione e commercializzazione di armi comuni da sparo e da guerra, nonché ricettazione e porto illegale di armi.
Nel corso dell’attività investigativa, coordinata dalla procura della Repubblica di Milano e iniziata nel 2008, i militari hanno scoperto un’organizzazione criminale che importava in Italia, da Olanda, Ecuador, Marocco e Spagna, cocaina e hashish. In quattro anni sono state arrestate 90 persone e 150 sono state denunciate. Inoltre, sono state sequestrati grandi quantità di droga, 300mila euro in contanti, depositi bancari ed automobili.
Da quanto si apprende da fonti giudiziarie, i nomi di un noto conduttore televisivo e di una soubrette del gruppo Mediaset sarebbero comparsi in un’intercettazione ambientale, contenuta nelle oltre 900 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano Fabrizio D’Arcangelo. Gli inquirenti, però, in assenza di riscontri non accreditano i discorsi di due personaggi della banda arrestati questa mattina, Marco Damiolini, 35 anni, al vertice dell’organizzazione e Raffaele Laudano, 47 anni, e per il momento non hanno ritenuto opportuno sentire i personaggi dello spettacolo citati dai due trafficanti.
Il gruppo Mediaset, fanno notare da ambienti giudiziari, in questa vicenda è parte offesa e ha sempre mantenuto un atteggiamento molto collaborativo nei confronti della procura di Milano dopo che tre dipendenti del Biscione sono stati arrestati nello scorso novembre nell’ambito della stessa inchiesta, avviata nel 2008 dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano e coordinata dal pm della Dda Antonio Sangermano.
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