Reggio Calabria, 26 giu. (LaPresse) – Maxi operazione antimafia nel reggino, dove la Direzione investigativa antimafia ha eseguito un decreto di confisca beni, per un totale di 115 milioni di euro, nei confronti di Federico Marcaccini, detto ‘Il pupone’, 34 anni, residente a Roma. L’uomo, imprenditore operante nel settore immobiliare, ambientale e del commercio di autovetture, era stato fermato nel novembre 2010 insieme ad altre 77 persone nell’ambito dell’operazione ‘Overloading’ destinata a spezzare una consorteria criminale dedicata allo spaccio di droga. Finito in carcere il 5 dicembre 2010, Marcaccini era stato scarcerato a gennaio 2011, con provvedimento del tribunale del Riesame di Catanzaro.

A dicembre 2011 il34enne era stato nuovamente arrestato a Roma dai militari della guardia di finanza, per associazione a delinquere finalizzata all’abusivo esercizio di attività finanziaria nonché per falso, truffa ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Marcaccini era risultato coinvolto nella conduzione di moltissime aziende in diversi settori imprenditoriali nonostante il reddito dichiarato fosse minimo. Nel settembre 2011 il direttore della Dia, Alfonso D’Alfonso, aveva eseguito il sequestro anticipato dei beni dell’uomo. Con il provvedimento di oggi il tribunale ha disposto la confisca di tutto il patrimonio dell’immobiliarista.

In particolare, tra i beni sequestrati ci sono il patrimonio aziendale e le quote sociali di 32 società di capitali, di cui 26 con sede in Roma, quattro in provincia di Roma e due a Latina, operanti nei settori immobiliare (21 società), edilizio (4), ricerca e sviluppo nei comparti ambientale e tecnologico (3), commercio autovetture (3) e gestione servizi aeroportuali (una), disponibilità finanziarie aziendali e personali, per circa 1,5 milioni di euro, orologi e monili di valore contenuti in una cassetta di sicurezza.

Confiscati anche l’immobile affittato alla società di gestione del Teatro Ghione di Roma (estranea ai fatti), un immobile di quattro piani in via Cesalpino, un fabbricato con 10 unità immobiliari in via Ripetta tre immobili adibiti a garage e magazzini per complessivi 1800 metri quadri nelle centrali via Tuscia, via Leone Magno e via Santa Maria delle Fornaci. E ancora due immobili adibiti ad uso alberghiero a Taormina (Messina) e Fabrica di Roma (Viterbo), due ville a più piani con ampio parco annesso a Sabaudia ed altre villette ed appartamenti a Fabrica di Roma, Mentana e Rignano Flaminio. Il totale dei beni confiscati ammonta a circa 115 milioni di euro.

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260821 Giu 2012

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