Napoli, 18 giu. (LaPresse) – Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso a carico di Guido Zagaria, 45enne di Casapesenna (Caserta) il decreto di confisca dei beni ed l’applicazione della misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per anni 2 e 6 mesi. L’uomo è ritenuto appartenente all’organizzazione camorristica dei Casalesi. Fin dal 1987 fu oggetto di indagini, assieme al fratello Vincenzo, ed altri affiliati locali dell’organizzazione camorristica Nuova Famiglia. Le indagini hanno accertato che i due fratelli avevano instaurato un autentico clima di terrore e di omertà a Casapesenna, favorendo le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore pubblico e privato e condizionandone i programmi. I Casalesi solitamente si infiltrano nel tessuto economico locale, mediante la costituzione da parte di appartenenti al clan di attività imprenditoriali finalizzate all’acquisizione di appalti pubblici e inoltre mediante il controllo di attività economiche facenti capo ad imprenditori compiacenti. Grazie a tale sistema si era innescato un accordo trilaterale tra politici, imprenditori e camorra; di conseguenza il meccanismo della libera concorrenza veniva del tutto stravolto attraverso dei patti che portavano all’assagnazione di appalti truccati ed i costi della corruzione venivano interamente scaricati sulla spesa pubblica. Guido Zagaria è imputato in diversi procedimenti penali per reati di estorsione, truffa e riciclaggio e per associazione camorristica. L’uomo si occupava della gestione di tre lidi balneari sul litorale domizio; inoltre conduceva, su un terreno di sua proprietà, una fiorente attività di allevamento bufalino, per la produzione di latte da destinare alla caseificazione, nel quale sono state sequestrate diverse centinaia di bovini. Il valore approssimativo dei beni sequestrati ammonta a circa 700mila euro.
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