Genova, 10 giu. (LaPresse) – Cinque tifosi sampdoriani sono rimasti feriti, tre dei quali in modo grave, per una rissa scoppiata ieri sera a Genova, intorno alle 23, tra il loro gruppo, e quello che potrebbe essere un gruppo di ultrà del Genoa. Su questo, però, spiegano dalla questura di Genova, c’è prudenza perché i sampdoriani non lo hanno confermato, rifiutandosi di offrire agli inquirenti ogni elemento utile a ricostruire l’accaduto. Proprio per questo loro atteggiamento reticente, i cinque sono stati denunciati per rissa aggravata in concorso. Altri due tifosi sampdoriani, bloccati dagli agenti quando sono arrivati sul posto e si sono ritrovati di fronte a un fuggi fuggi generale, saranno denunciati per resistenza.

Tutti i feriti presentano lesioni da armi da taglio. I tre più gravi hanno 18, 20 e 21 anni. I primi due presentano uno ferite all’addome e al fegato, e l’altro al torace e al polmone. Sono entrambi in prognosi riservata, ma non dovrebbero essere in pericolo di vita. Il terzo è stato colpito alle gambe, all’addome e al polso. Tutti e tre sono ricoverati al San Martino. Gli altri due feriti sono un 21enne, accoltellato alla coscia sinistra, e un 25enne, accoltellato a quella destra, che ha avuto dieci giorni di prognosi.

La rissa di ieri sera a Genova è scoppiata dopo che i tifosi sampdoriani, appartenenti al gruppo Irish Clan, dopo aver visto la partita Varese-Sampdoria in un locale in zona Molassana, sono usciti in strada per festeggiare la promozione in serie A. A quel punto sono venuti in contatto con gli aggressori, presumibilmente un gruppo di genoani. Quando la polizia è arrivata sul posto, oltre a trovare 5 feriti rimasti a terra, tutti sampdoriani, ha raccolto bottiglie di vetro, bombolette, razzi da segnalazione, torce illuminanti e caschi. Sul caso indaga la squadra mobile, che ha fatto qualche verifica negli ospedali cittadini ma non ha trovato segnalazioni di tifosi genoani feriti.

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