Genova, 28 mag. (LaPresse) – Si è conclusa un’operazione di polizia giudiziaria condotta dal nucleo di polizia tributaria di Genova, su delega della procura della Repubblica di Milano, riguardante un sodalizio di trafficanti di droga, attivi, in particolar modo, nelle città di Milano, Brescia, Monza, Lodi, Parma, Verona e Novara. Ventiquattro gli arresti totali. Per ultime, al termine delle indagini, che sono andate avanti per due anni, sono state arrestate 5 persone, tutte straniere di origine africana, di cui 3 originare del Gambia, di 38, 42 e 44 anni, e 2 della Nigeria, di 32 e 36 anni.
Sono stati sequestrati un appartamento a Rho, nel milanese, un mini market di prodotti alimentari di origine africana a Milano, di proprietà di due dei soggetti arrestati, nonché 75mila euro in contanti e conti correnti bancari con deposito di 40mila euro, beni e somme ritenute proventi del traffico illecito. Nel corso delle investigazioni, erano stati sequestrati, complessivamente circa 11 chili di cocaina, proveniente dall’estero, che arrivava in Italia ed, in parte, era destinata anche nella città di Genova, per mezzo di corrieri ovulatori, cioè soggetti che ingurgitano ovuli riempiti di cocaina, del peso di 10-15 grammi ciascuno, avvolti in diversi strati di pellicola trasparente, cercando, in questo modo, di superare indenni i controlli delle forze di polizia.
I corrieri andavano a rifornirsi dello stupefacente in vari stati europei come Olanda, Germania, Spagna e Portogallo, da referenti radicati all’estero, per lo più africani, di origine nigeriana. L’intercettazione dei corrieri di droga aveva portato nelle varie fasi delle indagini ad arrestare, in flagranza di reato, 19 di questi, per lo più di origine africana (8 nigeriani, 4 gambiani, un congolese, uno del Sierra Leone ed un ivoriano), ma anche europea (2 polacchi, un portoghese, un rumeno). Le indagini hanno portato a collaborare con organi della polizia tedesca. Durante una perquisizione domiciliare, alcuni panetti di cocaina sono stati trovati nascosti tra saponette detergenti in bagno, confezionati in maniera praticamente identica ai saponi normali; a volte la droga era stata nascosta dai trafficanti anche nel bricco del latte, nel quale erano immersi gli ovuli.
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