Roma, 27 mag. (LaPresse) – “Qualcosa si è mosso, la cosa più importante è stata l’apertura del tomba di (Renato De Pedis, ndr) Nella basilica di Sant’Apolinnare. E’ la fine di uno scandalo ingiustificabile davanti al mondo. Voglio dire oggi, che se fosse vero, che in quell’area si fossero ritrovate le ossa di persone risalenti a 30 anni fa, quale che ne sia l’origine, è una circostanza da approfondire. Spero tutti facciano loro parte: il Vaticano, la magistratura e la gente”. Così Walter Veltroni intervenendo alla manifestazione organizzata in Campidoglio in memoria di Emanuela Orlandi, riferendosi alla cripta dov’era sepolto il boss della Banda della Magliana, che si diceva ospitasse anche parte dei resti della ragazza scomparsa in Vaticano nel 1983. Su uno dei palazzi del Campidoglio è stato anche esposto uno striscione raffigurante la giovane scomparsa.Sull’ipotesi le indagini sono in corso e proprio domani riprenderanno gli esami della scientifica sulle ossa ritrovate a Sant’Apolinnare. Dal Campidoglio la manifestazione si è poi mossa verso il Vaticano, dove i circa 400 partecipanti hanno ascoltato le parole dell’Angelus pronunciate da Benedetto XVI, che però non ha fatto cenno al caso Orlandi.
Quella di Emanuela Orlandi è “una storia non normale, tante volte in questa storia la vita delle persone è stata travolta dalla violenza e dai disegni che hanno condizionato la storia italiana”. Si tratta ‘dell’entità’ come l’ha ribattezzata Piero Grasso, spiega Veltroni “un’agenzia di violenza organizzata composta da mafia, agenzie deviate e realtà occulte. Alla fine tutti insieme hanno cambiato la storia del Paese”. La vicenda della Orlandi, secondo Veltroni “quale che sia la matrice, poi è stata utilizzata sul tavolo dove queste forze giocavano per cercare di alterare il corso della cose”. La famiglia Orlandi, conclude Veltroni “è stata torturata per 30 anni, sono stati accompagnati in posti dove Emanuela doveva esserci e poi non c’era. Non può accadere nulla di peggio a una famiglia”.
“Tra pochi giorni la salma di Renato De Pedis sarà trasferita in un cimitero normale, fuori dalla basilica di Sant’Apolinnare”. Ha annunciato Gianni Alemanno, sindaco di Roma. “Ciò avviene perché tutti si sono adoperati. Noi non guarderemo in faccia a nessuno, chiederemo a tutti di non fare un passo indietro, ma un passo in avanti per avere la verità sul caso Orlandi” aggiunge Alemanno. “La banda della Magliana è stata una cosa così orribile, che ancora oggi i fatti di cronaca nera sono collegati a quella banda, che è stata l’espressione peggiore della Roma moderna. Non è possibile che una serie televisiva li trasformi in eroi” ha aggiunto Alemanno.
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