Torino, 10 mag. (LaPresse) – Scontri e cariche tra studenti e forze dell’ordine a Torino, dove il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha partecipato oggi pomeriggio al convegno “Avere vent’anni in Italia: grande prospettiva o miserabile possibilità?”, organizzato da Mpn (Muoviti per la novità), gruppo di giovani dell’Udc. Negli scontri è rimasto ferito alla testa il presidente del Senato accademico dell’università di Torino, Nicola Malanga, soccorso da un’ambulanza.

Una quarantina di ragazzi del gruppo Studenti indipendenti, tra cui Malanga, hanno cercato di entrare – 35 di loro si erano accreditati online sul sito dell’associazione – ma organizzatori e forze dell’ordine lo hanno impedito. Tra urla e slogan, il gruppo ha cercato di spostare le transenne per accedere all’interno, e sono stati allontanati – solo spingendo gli scudi, senza cariche – dai poliziotti. “L’Università sta affondando, Profumo salga a bordo cazzo”. E “Due centimetri di Tav uguale una borsa di studio” alcuni degli striscioni esibiti. “Vogliamo entrare tutti non c’è bisogno di accrediti perchè per il nostro futuro non c’è bisogno di accrediti” una delle frasi più gridate.

“E’ scandaloso che mi lascino fuori – ha spiegato Malanga – rappresento 70mila studenti come presidente del Senato. Siamo in 35 accreditati con in mano la stampa dell’accredito effettuato online e l’accesso ci è stato negato da organizzatori e polizia, ci hanno detto che facciamo parte di un’organizzazione politica”. Tra i manifestanti ci sono anche ragazzi dei centri sociali e della Verdi 15, la residenza universitaria occupata dallo scorso settembre. “Ieri sera su Facebook – prosegue Malanga – l’associazione organizzatrice ha scritto che eravamo stati identificati come violenti e che avevano trasmesso i nostri nomi alla polizia”.

Il gruppo di manifestanti, dopo essere stato respinto dal lato dell’accesso principale, di corsa è entrato nel centro commerciale Otto Gallery, ed è ridisceso fino ad arrivare all’uscita secondaria del centro congressi, dove si trovava l’auto blu del ministro. Qui hanno ritentato un blitz cercando di sfondare le porte a vetri, ma sono arrivati carabinieri e poliziotti che li hanno respinti con più cariche di alleggerimento. Dopo le cariche, gli studenti si sono mossi in corteo lungo via Nizza, bloccando il traffico all’altezza dell’ingresso del Salone del libro. Dopo un quarto d’ora la situazione è tornata tranquilla.

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