Pavia, arrestati tre dipendenti dell’Asl

Pavia, arrestati tre dipendenti dell’Asl

Pavia, 3 mag. (LaPresse) – I carabinieri di Pavia hanno arrestato una 45enne, un 52enne e una 43enne, tutti dipendenti dell’Asl di Pavia, con l’accusa di truffa aggravata e continuata in concorso ai danni dell’Inps. L’indagine, coordinata dal procuratore Gustavo Cioppa, aveva già portato il 13 gennaio scorso all’arresto di un altro dipendente Asl che percepiva un’indennità di accompagnamento per cecità, pur vedendo perfettamente. Inoltre è stato possibile far luce sulla procedura mediante la quale i dipendenti Asl, dal 2005 al 2011, istruendo pratiche fittizie di rimborso di ratei maturati e non riscossi per l’indennità d’accompagnamento di invalidi civili in vita e deceduti, in totale assenza dei requisiti, ottenevano indebitamente l’erogazione di rimborsi e si facevano versare dalle persone per le quali avevano aperto le pratiche dal 50% al 70% della somma erogata.

L’inchiesta, che dura da più di un anno, ha consentito di accertare centinaia di casi di truffa per un danno all’erario di centinaia di migliaia di euro. Sono in corso ulteriori indagini per individuare circa altri 300 casi sospetti che saranno oggetto di ulteriori verifiche. La consolidata procedura dei dipendenti dell’Asl consisteva nel contattare persone di loro fiducia e parenti e, con il loro consenso, comunicare falsamente per via telematica all’Inps che risultavano eredi di invalidi civili deceduti che non avevano ricevuto in vita i benefici economici dell’accompagnamento. L’Inps erogava quanto dovuto ai beneficiari fittizi, mediante assegno circolare o bonifici bancari, che spartivano il danaro con i dipendenti dell’Asl. Nei prossimi giorni verranno sentite in merito alcune centinaia di persone che saranno denunciate nel caso di accertata compiacenza. Inoltre sono emersi altri pagamenti ad invalidi civili non deceduti per infermità o patologie inesistenti. La 45enne, oltre ad aver personalmente percepito arretrati di indennità per accompagnamento (in una sola rata 23mila euro) quale beneficiaria al posto di persone decedute, ha fatto percepire indennità al proprietario e due dipendenti del negozio di articoli sportivi che frequentava, alla propria parrucchiera e a una persona che si è poi trasferita in Australia. Il 52enne, invece, alla propria madre e alla zia, recandosi personalmente a Rovigo per ritirare il denaro. L’Asl di Pavia ha nominato una commissione ispettiva e ha già revocato 25 indennità di accompagnamento.

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