Nuova Delhi (India), 2 mag. (LaPresse) – La Corte suprema indiana ha dato il via libera al rilascio della nave Enrica Lexie, a bordo della quale si trovavano i due militari italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che sono accusati dell’uccisione di due pescatori indiani. “E’ una gran bella notizia”, commenta Giacomo Aiello, legale del team dell’avvocatura di Stato che segue la vicenda dell’Enrica Lexie. “Abbiamo lavorato anche tutto ieri – spiega – e stiamo partendo fra poco per andare in India. Mi sento particolarmente felice che questo primo passaggio si sia realizzato”. “Dovevamo chiarire – continua – alla Corte suprema i termini delle transazioni con i parenti delle vittime e con l’armatore del peschereccio e lo abbiamo fatto”.
Ora è attesa una decisione sul rilascio dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. L’8 maggio, data nella quale è prevista l’udienza, “sarà un giorno cruciale per noi”, prosegue Aiello. Il governo italiano, per ottenere la libertà dei due, si è impegnato, aggiunge, “a consentire il ritorno dei marò nel caso in cui dovessero essere citati come testimoni”. Il ricorso dell’Italia, che ha avanzato la richiesta di un provvedimento d’urgenza per consentire il rilascio dei suoi militari, si basa sulle violazioni che la detenzione dei due costituirebbero alla stessa Costituzione dell’India, in termini di garanzia a un giusto processo e alle libertà personali, oltre che, naturalmente, sulla questione della giurisdizione che apparterrebbe a Roma.
Sull’esito del ricorso però Aiello mostra prudenza: “Questa vicenda mi ha insegnato – spiega – a essere molto cauto e a non fare previsioni, aspettiamo di vedere come andrà. Certo oggi è una bella giornata”.