Roma, 23 apr. (LaPresse) – La Farnesina conferma la liberazione dell’equipaggio della nave italiana Enrico Ievoli avvenuta al largo delle coste somale. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, oggi in Indonesia per una missione nelle capitali asiatiche che lo porterà anche in Myanmar e nel Brunei, ne ha dato notizia alla stampa dopo avere informato, attraverso l’unità di crisi, i familiari dei 6 italiani membri dell’equipaggio, in ostaggio dal 27 dicembre scorso quando la nave italiana venne presa d’assalto dai pirati al largo delle coste dell’Oman. Partita da Fujairah (Emirati Arabi) a bordo conta 18 membri dell’equipaggio, sei italiani, cinque ucraini e sette indiani. L’armatore è la società Marnavi, la cui sede legale è a Napoli.

“Non è stato pagato alcun riscatto, né ci sono stati blitz o operazioni militari”, ha spiegato Domenico Ievoli, presidente della Marnavi. “Abbiamo lavorato – ha detto – rispettando la legge e portando avanti il percorso giusto che va seguito in questi casi. Siamo contenti che tutti stiano bene, ora la Enrico Ievoli naviga scortata da un’imbarcazione della marina militare. Tutti i membri italiani dell’equipaggio stanno bene, così come quelli ucraini ed indiani – spiega ancora Ievoli – ora stanno dirigendosi verso un porto sicuro, anche per verificare le condizioni della petroliera. Lì ci sarà un cambio di equipaggio, poi la Enrico Ievoli si dirigerà verso il Mediterraneo com’era inizialmente previsto”. Sui tempi di rientro, Ievoli non fa previsioni: “Dipende dalle condizioni del mare”.

“Grande soddisfazione per un esito positivo perseguito con tenacia, determinazione, e altissima professionalità da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, ai quali va la mia più sentita riconoscenza”, è il commento del ministro degli Esteri, Giulio Terzi da Jakarta, da dove in queste ultime ha seguito direttamente l’ultima fase della vicenda. La vicenda della Enrico Ievoli, ha sottolineato il titolare della Farnesina, è stata in questi mesi al centro di un’ampia azione diplomatica svolta anche nei confronti delle autorità somale, alle quali è stato da parte italiana richiesto il massimo impegno affinché i nostri connazionali potessero tornare sani e salvi a casa.

“Questo caso – ha aggiunto Terzi – conferma ulteriormente la gravità della minaccia alla sicurezza rappresentata dal fenomeno della pirateria su cui l’Italia è impegnata per favorire la massima attenzione ed un sempre maggiore coordinamento nell’azione di contrasto da parte della comunità internazionale, sia sul piano bilaterale che attraverso i principali fori multilaterali, come avvenuto più di recente anche in ambito G8 e nel Consiglio Nato-Russia dove proprio l’Italia ha posto con enfasi la questione nell’agenda delle consultazioni tra gli alleati”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata