Ravenna, 18 apr. (LaPresse) – Fingeva di collegarsi con il computer portatile al sito della banca per rilevare il controvalore dei prodotti finanziari, consegnava ai clienti prospetti riepilogativi falsi e si faceva consegnare denaro contante e assegni in bianco, destinati ufficialmente agli investimenti, ma che incassava a proprio nome. A scoprire la truffa perpetrata da un promotore finanziario di un istituto bancario di Ravenna è stata la guardia di finanza, che ha portato alla luce un vero e proprio sistema con cui l’uomo è riuscito ad appropriarsi di centinaia di migliaia di euro di numerosi anziani che, convinti della sua professionalità, gli avevano affidato i loro risparmi. Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Ravenna, hanno mostrato come il truffatore utilizzasse tre tecniche per raggirare gli ignari clienti. In primo luogo, chiedeva l’emissione di assegni in bianco, che successivamente venivano compilati a suo favore attraverso l’indicazione di un parente ed erano incassati grazie a firme false.

L’uomo, inoltre, chiedeva ai clienti denaro contante e, infine, effettuava investimenti ad alto rischio, quindi per lui più remunerativi in termini di provvigioni, occultati, però, ai clienti, con la consegna di falsi rendiconti. Singolare il caso di una coppia di pensionati che si è accorta dell’inganno quando ha chiesto di disinvestire i propri fondi per l’acquisto di una casa. I due hanno scoperto che i soldi consegnati al promotore finanziario con due assegni bancari erano stati incassati da quest’ultimo e che gli investimenti eseguiti avevano prodotto perdite per circa 130mila euro. Il promotore è stato denunciato.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata