Catanzaro, 2 apr. (LaPresse) – La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha confiscato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro riconducibili a Antonio Mancuso, sorvegliato speciale 73enne di Limbadi e boss della cosca Mancuso di Limbadi, noto come ‘zio ‘ntoni’. Il provvedimento di confisca, adottato dal tribunale di Vibo Valentia, riguarda 73 appezzamenti di terreno, 6 fabbricati ed alcuni conti correnti già sequestrati nel giugno dello scorso anno. Mancuso, si legge negli atti, sarebbe “ben inserito negli ambienti criminali operanti nella provincia di Vibo Valentia” e “risulterebbe tra i personaggi più carismatici della cosca Mancuso di Limbadi”. Il boss è già stato condannato per reati associativi sia nel 2003 nel processo Genesi sia nel 2007 nel processo Dinasty. Mancuso ufficialmetnte aveva un reddito praticamente inesistente dal 1989 a oggi, con una sproporzione fra il valore dei beni sequestrati ed le dichiarazioni, il che consente di ritenere ingiustificata la provenienza dei beni.

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