Roma, 29 mar.(Lapresse) – Un modo solidale ed equo per esporre i propri prodotti. Oggi a Roma, all’Istituto italo-latinoamericano, in vista di Expo 2015 di Milano, si è riunito il primo gruppo di lavoro dei ‘cluster’ dei Paesi produttori di caffè e di cacao. Il modello di partecipazione ‘cluster’ rappresenta uno degli aspetti più caratteristici dell’Expo Milano 2015. Questi spazi espositivi innovativi raggrupperanno un numero dei paesi concentrati su un tema preminente, condiviso e rappresentativo. Attraverso i ‘cluster’ l’organizzatore promuove la cooperazione con e tra i Paesi partecipanti, incoraggiandoli a mettere a confronto diverse tradizioni culturali, modi innovativi di interpretare il tema, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’, e soluzioni alle sfide comuni nei campi dell’agricoltura, della nutrizione e del benessere.
I Paesi lavoreranno allo sviluppo di un tema comune in un’area espositiva condivisa, all’interno di cui manterranno la propria identità. Questo modello permetterà ai paesi provenienti da regioni e continenti diversi di collaborare, superando le impostazioni geografiche tradizionali delle Aree Espositive di Expo, e di conseguenza, rafforzando il carattere universale di Expo Milano 2015. I ‘cluster’ saranno caratterizzati da aree comuni per eventi, incontri, ristorazione e attività commerciali, condivise dai paesi partecipanti, in modo da garantire una nuova esperienza partecipativa per i visitatori.
“Expo intende essere innovativa anche nel percorso verso l’evento – afferma Liborio Stellino, consigliere regionale della Lombardia – i cluster sono un tema cruciale per il futuro dell’umanità. La modalità dei clusters è innovativa perché rende l’Expo inclusivo, solidale, partecipativo e collaborativo”. Il caffè e il cacao sono fonte di reddito e sviluppo per molti paesi del mondo. Il 90% del cacao mondiale è coltivato da circa 5,5 milioni di piccoli proprietari e oltre 14 milioni di agricoltori dipendono direttamente dalla sua produzione. Molti lavoratori vivono sul cacao, specialmente nei Paesi meno sviluppati. Infatti il 70% della sua produzione è concentrata in Africa, il 13% in America del Sud e un altro 13% in Asia e Oceania.
Il cacao è quindi un fattore molto importante per lo sviluppo e la crescita delle regioni meno ricche. Invece, per il caffè, il primo produttore risulta il Brasile. Poi Messico, Guatemala, Honduras, India ed Etiopia. La scorsa settimana, a Milano, si è tenuto il gruppo di lavoro del cluster del riso, alimento base per quasi tre miliardi di persone, circa metà della popolazione mondiale. I cluster previsti per l’Expo 2015 saranno nove.
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